Criticità nell‘Affidamento dell’Incarico di RSPP nelle Istituzioni Scolastiche
È importante sottolineare fin da subito che l’affidamento diretto per l’incarico di RSPP è considerato una “worst practice” e non è ammissibile. La selezione deve seguire una procedura precisa e inderogabile, come espressamente previsto dall’art. 32, commi 8 e 9, del d.lgs. 81/2008
Ecco le procedure e le priorità stabilite dalla normativa:
Priorità Assoluta: Personale Interno alla Singola Unità Scolastica (Art. 32, comma 8, lettera a)
Il datore di lavoro, in particolare negli istituti di istruzione, formazione professionale e universitari, nonché nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica, se non opta per lo svolgimento diretto dei compiti del servizio di prevenzione e protezione dei rischi, deve designare il RSPP. La prima scelta, e quindi la priorità assoluta, ricade sul personale interno all’unità scolastica che possieda i requisiti richiesti dall’articolo e che si dichiari disponibile a svolgere tale ruolo. Questo significa che deve essere pubblicato un avviso di selezione rivolto inizialmente a questi profili.
Seconda Priorità: Personale Interno ad Altre Unità Scolastiche (Art. 32, comma 8, lettera b)
Qualora non ci sia personale interno alla singola unità scolastica disponibile o in possesso dei requisiti, la procedura prevede di considerare il personale interno ad un’altra unità scolastica. Anche in questo caso, è necessario che tale personale possieda i requisiti di legge e si dichiari disponibile ad operare in una pluralità di istituti. Questo implica la possibilità di collaborazioni tra diverse scuole per la condivisione di un RSPP qualificato.
Terza Priorità: Esperto Esterno (Art. 32, comma 9)
Solo in assenza di personale interno alle categorie a) e b) del comma 8, si può ricorrere a un esperto esterno. In questa situazione, gruppi di istituti possono avvalersi in maniera comune dell’opera di un unico esperto esterno, tramite la stipula di apposita convenzione. La priorità per questa convenzione è data agli enti locali proprietari degli edifici scolastici. In via subordinata, è possibile rivolgersi a enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, o a un altro esperto esterno libero professionista. È chiaro, quindi, che la scelta di un esperto esterno è l’ultima opzione nella scala di priorità e richiede comunque una procedura trasparente, con l’obbligo di predisporre e pubblicare un avviso di selezione.
Considerazione Aggiuntiva: Operatori Economici
È sempre possibile interpellare un operatore economico, inteso come persona giuridica, che offra servizi per la sicurezza. Per lungo tempo, ad esempio, è stata disponibile una convenzione su Consip per questi servizi. Tuttavia, la normativa primaria che definisce le priorità rimane quella sopra esposta per la figura del RSPP come persona fisica o come servizio interno.
Il Caso del Liceo Insulare: Un Esempio di “Worst Practice”
Il caso menzionato del liceo insulare serve da chiaro esempio di violazione di queste procedure. In quel contesto, la procedura scelta è stata quella di contrattualizzare un operatore scelto tramite affidamento diretto sul MePA. La criticità maggiore è emersa dal fatto che l’operatore scelto e contrattualizzato in questo modo fosse in realtà un docente dello stesso liceo. Sebbene un docente possa essere autorizzato dalla dirigente scolastica a svolgere una libera professione come persona fisica, è assolutamente incompatibile per un dipendente pubblico/docente svolgere qualsiasi attività commerciale o imprenditoriale a causa del principio di esclusività del pubblico impiego. Il paradosso è che, anziché contrattualizzare il docente come RSPP in tal modo, la dirigente avrebbe dovuto licenziarlo a causa di questa incompatibilità. Questo evidenzia la complessità e la rigidità delle norme che regolano gli incarichi nella pubblica amministrazione, specialmente per figure critiche come l’RSPP.
In sintesi, la selezione dell’RSPP non è mai un incarico fiduciario, ma un processo rigoroso che segue una gerarchia di preferenze stabilita dalla legge, partendo dal personale interno qualificato fino, solo in ultima istanza, agli esperti esterni o agli operatori economici, sempre attraverso procedure di selezione trasparenti e non tramite affidamento diretto
Per il prossimo passo, potremmo approfondire i requisiti specifici di qualificazione per l’RSPP o analizzare le implicazioni finanziarie e organizzative della scelta tra personale interno ed esterno per supportare le sue raccomandazioni strategiche