La partita della vita di Sinisa Mihajlovic e Andrea Di Caro
Recensione di Giuseppe Lo Grasso
| Direttore dei servizi generali e amministrativi |
| Itet Giuseppe Garibaldi Marsala |
Giuseppe Lo Grasso con questa sua recensione ci regala un ritratto intimo e appassionato di Sinisa Mihajlovic, un uomo che ha affrontato la vita con la stessa grinta e determinazione che metteva in campo. Questa biografia ci svela l’uomo dietro il calciatore e l’allenatore, un lottatore nato che non si è mai arreso, nemmeno di fronte alla più dura delle avversità.
«Ho affrontato ogni partita come fosse la vita e la vita come fosse una partita».
Questo il racconto di Sinisa, nato due volte, il 20 febbraio 1969 a Vukovar, Serbia, ma al tempo ex Jugoslavia, e poi il 29 ottobre 2019 quando a Bologna ricevette il trapianto di midollo, indispensabile per combattere la leucemia che lo aveva colpito.
Ma Sinisa in realtà è Uomo che ha vissuto molto più di due vite.
Questa biografia racconta, in modo intrigante ed appassionato, l’uomo, che è figlio, Marito, Padre, Calciatore, Allenatore, ma soprattutto LOTTATORE !!!
«Sono sempre stato un uomo difficile, che si esaltava negli scontri. Ma con certi avversari la battaglia è più dura.»
A luglio del 2019 Sinisa Mihajlovic scopre di avere la leucemia e comincia la sua lotta in ospedale: tre ricoveri e un trapianto.
Ma un mese dopo è di nuovo, coraggiosamente, in panchina.
E in queste pagine si racconta senza reticenze ripercorrendo le tappe di una vita.
Nato a Vukovar da madre croata e padre serbo, diventa calciatore e milita nella Stella Rossa di Belgrado con cui vince, appena ventenne, una Coppa dei Campioni, distinguendosi per un sinistro micidiale sui calci piazzati.
Sono anche gli anni dell’inizio delle guerre balcaniche, degli orrori e del dolore vissuti in prima persona.
Dal 1992 comincia la carriera italiana – con Roma, Sampdoria, Lazio e Inter – che lo porta a vincere due scudetti, quattro Coppe Italia e quattro trofei europei.
Nel 2006 si ritira e inizia la carriera di allenatore all’Inter come vice di Roberto Mancini. Proseguendo poi con Bologna, Catania, Fiorentina, Nazionale serba, Sampdoria, Milan, Torino e di nuovo Bologna.
Un racconto lungo trent’anni e ricco di aneddoti, personaggi, successi, fallimenti, polemiche, rivelazioni, partite oscure, gioie e drammi personali che scorrono in queste pagine tra sport, famiglia, politica e amicizie pericolose come quella con il criminale serbo Arkan.
Sinisa ha completato il suo percorso terreno ma immergendosi in questo racconto sembrerà che stiate conversando con lui.
Giuseppe Lo Grasso
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