Rivista + assicurazione: un’offerta che espone le scuole a rischi seri
Abbiamo ricevuto una segnalazione relativa a un’offerta proposta da un’agenzia assicurativa che presenta profili di grave criticità. Sul proprio sito, l’agenzia promuove un’adesione che, a fronte dell’affidamento diretto della polizza Infortuni e RCT della scuola, promette al Dirigente scolastico e al DSGA un abbonamento gratuito a una rivista e, con esso, una non meglio specificata copertura assicurativa contro i rischi amministrativo-patrimoniali.
L’offerta viene presentata come gratuita o accessoria, ma è in realtà funzionalmente collegata all’affidamento del servizio assicurativo principale, configurandosi come un pacchetto unitario.
Quali sono i rischi e da dove derivano?
La Corte dei conti considera da tempo le offerte “miste” (rivista + assicurazione) come operazioni elusive, finalizzate ad aggirare il principio di nullità dei contratti stipulati contra legem. Il divieto discende dall’art. 3, comma 59, della Legge 244/2007, che stabilisce che la Pubblica Amministrazione non può sostenere il costo di assicurazioni per la responsabilità amministrativo-contabile dei propri dipendenti.
Si capisce bene che l’offerta congiunta di polizza scolastica e copertura per DS e DSGA, anche se formalmente gratuita, si configura come contratto misto non conforme, dunque, alla normativa vigente. Ne derivano conseguenze chiare:
- la clausola relativa all’assicurazione per responsabilità amministrativo-contabile è nulla di diritto (art. 1418 c.c.);
- il rischio viene indebitamente trasferito dall’interessato all’ente pubblico, con potenziale danno per l’Erario.
La Corte dei conti è da sempre molto rigorosa: il premio non può essere sostenuto dall’amministrazione né occultato nel costo di altri servizi. In caso di violazione, sia chi stipula o proroga il contratto sia chi beneficia della copertura risponde per danno erariale, con obbligo di risarcimento fino a dieci volte i premi pagati.
A ciò si aggiunge un rischio operativo: coperture poco chiare o mal contrattualizzate possono risultare inadeguate e generare conflitti tra polizze concorrenti, con conseguenze negative proprio al momento del sinistro.
Profili etici e fiduciari
Oltre agli aspetti strettamente giuridici e contabili, l’offerta presenta profili di particolare criticità sotto il piano etico e fiduciario.
Le risorse utilizzate per il pagamento delle polizze scolastiche derivano dai contributi versati dalle famiglie e sono finalizzate esclusivamente alla tutela degli alunni e degli studenti. L’utilizzo, anche solo indiretto, di tali fondi per finanziare coperture assicurative del personale dirigente o amministrativo compromette il rapporto di fiducia tra scuola e famiglie e altera la finalità pubblica della spesa.
La commistione tra interesse pubblico e vantaggi individuali esporrebbe, quindi, l’istituzione scolastica a un grave rischio reputazionale, oltre che giuridico.
Come comportarsi
Il comportamento corretto, sotto il profilo normativo e amministrativo, è chiaro:
- le polizze per la responsabilità amministrativo-contabile devono essere stipulate e pagate direttamente dal dipendente, in modo personale e integrale;
- l’affidamento dei servizi assicurativi scolastici deve rimanere trasparente e privo di vantaggi accessori a favore di singoli soggetti;
- ogni offerta che preveda abbinamenti, gratuità apparenti o utilità indirette deve essere attentamente valutata e, in presenza di anche solo un dubbio di illegittimità, evitata.
Chi avesse già aderito a promozioni di questo tipo farebbe bene ad annullarle tempestivamente, evitando di dover giustificare, davanti agli organi di controllo, un affidamento diretto fondato su presupposti giuridicamente e contabilmente indifendibili, a fronte di numerose alternative lecite disponibili sul mercato assicurativo scolastico.


