Digitalizzazione appalti scuola, Dsgaonline: “Basta polemiche, serve fiducia nel cambiamento”
Dsgaonline rilancia il dialogo con MIM, ANAC e Consip: “La digitalizzazione degli appalti è un processo impegnativo, ma necessario. Serve fiducia, non polemiche”.
Ricordo bene quel giorno era il 25 ottobre 2024, a Palermo, si svolgeva il primo dei nostri Meeting formativi in presenza da titolo “La Sfida della Digitalizzazione degli Appalti. Confrontiamoci con ANAC e Consip”, organizzati da Dsgaonline.
Fu il primo passo di un percorso che ci ha portato in tante città d’Italia, per incontrare scuole, dirigenti, DSGA, rappresentanti istituzionali e tecnici.
Poco più di un anno fa, il 2 dicembre 2024, eravamo a Battipaglia per uno degli ultimi di questi incontri: oltre 250 persone presenti, unite dalla volontà di capire, condividere e imparare costruire insieme una scuola più moderna e trasparente.
Da Palermo a Battipaglia, passando per Firenze — dove il percorso è culminato nel convegno nazionale organizzato durante Didacta — Dsgaonline ha promosso un dialogo costante e costruttivo con MIM, Consip e ANAC, facendo incontrare il mondo della scuola con i protagonisti della digitalizzazione degli appalti pubblici.
Eppure, puntualmente, ritornano le proteste contro le piattaforme digitali di acquisti. Polemiche che, se da un lato possono essere comprensibili di fronte a difficoltà operative ancora presenti, dall’altro sono da condannare quando nascono da superficialità o da interessi legati alla visibilità mediatica.
C’è chi, pur di ottenere qualche visualizzazione o qualche like, trascura il ruolo fondamentale svolto dai tecnici e dai sistemisti di ANAC, Consip e delle piattaforme digitali, donne e uomini che ogni giorno lavorano per garantire il funzionamento di un sistema complesso, spesso invisibile agli occhi di chi ne beneficia.
Non dobbiamo dimenticare che la notte del 31 dicembre 2023, mentre il Paese si preparava a festeggiare il nuovo anno, tecnici e funzionari di ANAC e Consip riuscirono in un’impresa senza precedenti: switchare l’Italia intera dalla carta al digitale.
Un passaggio epocale, che richiedeva coraggio, competenza e senso del servizio pubblico.
Chi oggi si agita dietro i malfunzionamenti dei sistemi dimentica o forse non ha colto che la maggior parte dei servizi sta transitando verso il Polo Strategico Nazionale, un’operazione di enorme portata che inevitabilmente comporta criticità temporanee. Era prevedibile, ma fa parte del percorso di consolidamento verso un’infrastruttura più moderna e più sicura.
È innegabile che i disservizi esistano: Dsgaonline non li nega, anzi li riconosce come parte di un processo di crescita che va gestito, non strumentalizzato.
In meno di due anni, dal luglio 2023 al dicembre 2024, si è costruito un sistema che sta portando alla trasparenza totale del ciclo degli appalti pubblici, qualcosa che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile.
Per questo, non possiamo condividere le narrazioni che parlano di fallimento o di inutilità della digitalizzazione. Chi invoca un ritorno al passato dimentica che quel passato era fatto di frammentazione, lentezze e opacità.
La digitalizzazione e la trasparenza sono oggi le armi più potenti per migliorare il lavoro quotidiano delle scuole e, al tempo stesso, per combattere la corruzione e promuovere una cultura della legalità.
Il sistema di istruzione ha il dovere di essere esempio per le nuove generazioni, dimostrando che l’efficienza, la tracciabilità e la trasparenza sono valori civici ed educativi.
Proprio un mese fa, Dsgaonline ha inviato una nota riservata a MIM, Consip e ANAC, per esprimere la propria posizione, ribadendo la volontà di collaborazione e proponendo miglioramenti concreti.
Solo oggi rendiamo pubblica questa nota e, con essa, il nostro impegno costante a sostenere chi lavora ogni giorno per rendere il sistema più efficiente e accessibile, anche di fronte alle inevitabili difficoltà di un processo di innovazione di tale portata.
Guardando avanti, vogliamo ricordare un fatto simbolico ma significativo: l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dopo aver scelto “rispetto” come parola dell’anno nel 2024, ha scelto per il 2025 la parola “fiducia”, riconoscendone l’attualità e la rilevanza sociale.
Una scelta che sentiamo profondamente nostra: fiducia è la parola che deve accompagnare questo percorso di trasformazione. Fiducia in chi lavora dietro le quinte, fiducia nelle istituzioni, fiducia nella possibilità di una digitalizzazione pienamente al servizio della scuola e del Paese.
Solo con fiducia, collaborazione e visione comune potremo costruire una Pubblica Amministrazione che sia non solo più digitale, ma anche più umana, trasparente e giusta.


