Welfare gite 2025/26: la nota MIM consente di utilizzare le economie per un ulteriore esercizio
Indicazioni operative per le scuole secondarie di secondo grado: uso delle risorse residue, obblighi di restituzione e ruolo del Consiglio di Istituto.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato in data 5 dicembre 2025 la nota (prot. n. 41136) indirizzata alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo beneficiarie delle risorse “Welfare gite”, con oggetto: “E.F. 2025 – Risorse finanziarie destinate al cd. Welfare gite – INDICAZIONI PER L’A.S. 2025/26”
L’intervento si colloca nel solco delle misure avviate con la Direttiva del Ministro del 3 aprile 2023, n. 6, che ha istituito il cosiddetto “Welfare gite” per favorire la partecipazione di studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche, con particolare attenzione alle famiglie con ISEE più basso.
Utilizzo delle risorse non spese: un ulteriore esercizio finanziario
La nuova nota risponde alle numerose richieste delle scuole circa la possibilità di utilizzare, oltre il 2024/25, le somme assegnate con nota prot. n. 35171 del 14 dicembre 2023 e rimaste anche solo in parte giacenti nel bilancio delle istituzioni scolastiche.
Il MIM chiarisce che le scuole possono utilizzare per un ulteriore esercizio finanziario le somme non ancora impiegate, nel rigoroso rispetto dell’originario vincolo di destinazione, ossia il sostegno alla partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione e alle uscite didattiche previste dal programma “Welfare gite”.
Questo consente ai Dirigenti scolastici e ai DSGA di programmare in modo più flessibile le iniziative per l’a.s. 2025/26, salvaguardando nel contempo la finalità inclusiva dell’intervento.
Il richiamo all’art. 1-bis del DL 134/2009: cosa succede dopo tre esercizi
La nota ricorda espressamente che l’art. 1-bis del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134 prevede l’obbligo di versare all’entrata del bilancio dello Stato le somme trasferite alle scuole per progetti nazionali e regionali rimaste inutilizzate per tre esercizi finanziari consecutivi, affinché possano essere riassegnate a uno specifico capitolo del bilancio del Ministero.
Per le scuole, questo significa che:
- l’estensione di un ulteriore esercizio finanziario non elimina il limite dei tre esercizi complessivi di inattività delle somme;
- diventa cruciale, in ottica di contabilità e responsabilità amministrativa, programmare per tempo l’impiego delle economie.
Il ruolo centrale del Consiglio di Istituto
La nota ministeriale ribadisce che i criteri per l’impiego delle somme Welfare gite devono essere deliberati dal Consiglio di Istituto.
Le scuole, quindi, possono riconoscere autonomamente il contributo alle studentesse e agli studenti, definendo criteri e procedure nel rispetto della normativa, ma tali criteri devono essere formalmente approvati dall’Organo collegiale.
In un’ottica di trasparenza, equità e geo-equilibrio territoriale, è opportuno che i criteri tengano conto, ad esempio:
- dell’ISEE del nucleo familiare;
- della partecipazione agli itinerari di viaggio di istruzione con forte valenza formativa e di cittadinanza (visite in altre regioni, percorsi di educazione alla legalità, alla memoria, all’Europa).
Cosa devono fare ora DS e DSGA
Per i Dirigenti scolastici e i DSGA si suggerisce, in concreto, di:
- verificare le economie Welfare gite giacenti sul bilancio 2023/24 e 2024/25
- progettare per l’a.s. 2025/26 viaggi di istruzione e uscite didattiche che valorizzino l’intero territorio di riferimento e riducano le disuguaglianze;
- predisporre una proposta di criteri di attribuzione dei contributi da sottoporre al Consiglio di Istituto (ad es. soglie ISEE, percentuali di copertura, priorità per chi non ha mai partecipato a viaggi di istruzione);
- assicurare una corretta imputazione contabile sia delle spese sia di eventuali restituzioni, in linea con la codifica indicata dal MIM;
FAQ
D1. Le scuole possono ancora utilizzare le risorse Welfare gite non spese?
Sì. La nota MIM del 5 dicembre 2025 consente alle scuole statali del II ciclo di utilizzare per un ulteriore esercizio finanziario le somme non ancora impiegate, purché destinate ai viaggi di istruzione e alle uscite didattiche previste dal programma Welfare gite.
D2. Quando le somme devono essere restituite allo Stato?
Le somme trasferite per progetti nazionali e regionali, inclusi i fondi Welfare gite, se rimaste inutilizzate per tre esercizi finanziari consecutivi, devono essere versate all’entrata del bilancio dello Stato, come stabilito dall’art. 1-bis del DL 134/2009.
D3. Chi decide i criteri di assegnazione dei contributi agli studenti?
I criteri di utilizzo delle risorse Welfare gite devono essere deliberati dal Consiglio di Istituto. Sulla base di tali criteri, l’istituzione scolastica potrà riconoscere autonomamente i contributi agli studenti.
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