Carta del Docente per un importo … fino a 500 euro

Con l’approvazione della legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) lo strumento formativo della Carta del Docente è strutturalmente esteso anche ai precari, ma con una novità sul piano dell’importo del bonus. Nel 2015, al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è stata istituita la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (art.1, comma 121, legge n. 107/2015), Carta meglio conosciuto come “Carta del Docente”.

I successivi D.P.C.M. del 23 settembre 2015 e 28 novembre 2016 prevedono che la Carta docenti venga assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle scuole, sia a tempo pieno sia a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti in posizioni di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.

Dal 2023 questa agevolazione è accessibile anche ai precari: viene riconosciuta anche ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile (art. 15 del D-L 13 giugno 2023, n. 69). Per garantire l’ampliamento della platea degli utenti l’autorizzazione di spesa viene incrementata. Ricordiamo che l’importo della carta è pari a 500 euro per ogni anno scolastico, da spendere in non più di due anni scolastici entro il 31 agosto. La Carta può essere utilizzata per l’acquisto di libri o di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni o di riviste e tutto ciò che è utile all’aggiornamento professionale (es.: ingresso musei, mostre ed eventi culturali).

Il motivo di questo ampliamento è anche giuridico: ad oggi la Corte di Giustizia UE ha avuto più volte modo di sottolineare la necessità di adeguare l’ordinamento italiano alle regole comunitarie in tema di parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato, cioè docenti di ruolo e supplenti.

Incrementando le risorse a disposizione, diventa strutturale l’allargamento della carta ai docenti con contratto di supplenza annuale, garantendo l’equiparazione con i docenti di ruolo, voluta dalla Corte di Giustizia UE.

Un’altra significativa novità riguarda l’ammontare annuale spendibile dal beneficiario. Nella legge di bilancio 2025, invece del riferimento fisso alla cifra nominale pari a euro 500 annui per ogni anno scolastico, si indica, infatti, che la stessa può avere un ammontare massimo fino a 500 euro.

Di fatto la Carta del Docente viene estesa, ma anche rimodulata perché il MIM di concerto con il MEF di anno in anno indica sia criteri e modalità sia l’importo nominale della stessa, in rapporto al numero dei docenti destinatari e alle risorse effettivamente disponibili. In altre parole, l’importo della Carta non sarà più fisso di 500 euro, ma annualmente contempererà l’aumento dei beneficiari con i fondi disponibili.

Infine, per assicurare trasparenza e controllo sull’utilizzo degli stanziamenti in materia, ogni anno il Ministero trasmetterà al MEF una relazione sul monitoraggio dell’utilizzo della Carta.

Resta ora un ultimo passaggio da effettuare: l’assegnazione del beneficio al direttore e agli assistenti amministrativi degli Uffici scolastici!!! 

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