Inventario e responsabilità contabile
L’assistente amministrativa, che ha ricoperto temporaneamente il ruolo di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), è stata ritenuta responsabile per il danno erariale derivante da illeciti nella gestione, in particolare per l’autoliquidazione indebita di compensi e per la mancata custodia di alcuni beni patrimoniali della scuola.
In merito al primo punto, la Corte dei Conti ha avviato un’istruttoria sulla base di una segnalazione dei Revisori dei Conti, che avevano riscontrato irregolarità nella gestione amministrativo-contabile dell’istituto scolastico.
Il focus principale dell’analisi della Corte dei Conti lombarda riguarda la responsabilità contabile per la violazione del dovere di custodia dei beni scolastici, rientrando nell’ambito della responsabilità erariale per inadempienza nei compiti di vigilanza. La Corte ha accertato che la dipendente, incaricata della gestione dei beni inventariati, non ha saputo giustificare l’ammanco degli stessi, evidenziando una carenza nella custodia.
In sintesi, alcuni beni, pur essendo stati formalmente inseriti negli inventari sotto la responsabilità della dipendente, non erano fisicamente reperibili all’interno della scuola. Nonostante non vi fossero elementi per imputare il danno erariale con dolo, la responsabilità è stata comunque addebitata all’assistente amministrativa per colpa grave. La Corte ha tuttavia applicato una riduzione dell’addebito, tenendo conto del deprezzamento dei beni nel tempo rispetto al loro valore originale al momento dell’iscrizione negli inventari dell’istituzione scolastica.
Per gli Associati la Sentenza n. 269 del 28.09.2022 Corte dei Conti per la Lombardia.