L’autonoma gestione del settore ATA al direttore???
Una comunicazione CGIL di giovedì 1/6 riporta che il riconoscimento di EQ “accresce professionalmente la figura dell’attuale DSGA attribuendole pienamente l’autonoma gestione del settore ATA.”
È un aspetto indubbiamente interessante, in continuità con le responsabilità già ora assegnate al direttore dei servizi generali e amministrativi nell’ambito della gestione del personale ATA.
Ora, secondo le vigenti prescrizioni contrattuali il direttore svolge “attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze” e “attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.” (Tabella A, CCNL/2007).
Già dal CCNL/2003, ripreso dal CCNL /2007, con gli incarichi organizzativi spetta al direttore assegnare le eventuali direttive, comunicazioni generali e, al bisogno, specifiche istruzioni operative, flussi procedurali, ecc.
È sempre compito del direttore seguire le varie attività lavorative del personale ATA, avendo cura di reindirizzarle quanto necessario, al fine di garantire i migliori risultati possibili, compatibilmente con le risorse umane assegnate.
La base della corretta ed efficace attuazione del Piano delle attività ATA sta nell’autentico coinvolgimento di tutto il personale, non banalizzando l’intervento come mero adempimento, e nell’attività di rilevazione sistematica dei dati/fatti di natura organizzativa, gestionale e attinente alla funzionalità di erogazione del servizio curato dagli ATA.
Attiene al direttore la predisposizione dei turni di riposo, l’autorizzazione alle uscite di servizio e alla prestazione di lavoro straordinario al personale ATA; per i recuperi delle ore eccedenti prestate, le ferie/festività ed altri istituti similari il direttore esprime parere formale di compatibilità con le esigenze di servizio al dirigente scolastico.
È ben chiaro che per la parte che concerne la gestione del personale ATA l’attuale declaratoria delle funzioni del direttore (Tabella A, CCNL/2007) è ben declinata e precisa: ci si chiede se le novità vadano verso una diversa impostazione organizzativa o nel necessario aggiornamento delle funzioni, essendo trascorsi 20 anni dalla redazione del profilo come si presenta ad oggi.
Si pensi ad esempio alla sicurezza nel quale ambito il direttore svolge già la funzione di Preposto del personale ATA. Pertanto, il direttore sovraintende all’attività lavorativa e ne controlla la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ATA, garantendo l’attuazione delle direttive sulla sicurezza ricevute dal datore di lavoro/dirigente.
Nel campo della digitalizzazione delle PP.AA. è necessario sottolineare che il direttore è già responsabile della gestione documentale e della conservazione sostitutiva e riveste la funzione di responsabile della pubblicazione.
Per quanto riguarda poi l’organizzazione e gestione del personale ATA al direttore potrebbe essere richiesto di verificare la qualità dei risultati conseguiti e dei servizi resi dal personale ATA.
Per ora, però, possiamo solo restare in attesa!!!