223,7 milioni per la sicurezza antincendio: quali ricadute per le scuole
Il recente decreto direttoriale MIM n. 911 del 5 novembre 2025, che destina 223,7 milioni di euro all’adeguamento antincendio degli edifici scolastici, segna un passo atteso sul fronte della prevenzione, soprattutto in un contesto in cui oltre metà degli edifici scolastici afferenti ai Comuni non risulta ancora pienamente conforme alle norme vigenti. Le risorse finanzieranno compartimentazioni, vie d’esodo, allarmi, illuminazione di emergenza e sistemi di controllo fumi, con il 40% delle somme riservato alle regioni del Mezzogiorno, a testimonianza del forte squilibrio territoriale.
Oltre all’evidente impatto sul patrimonio edilizio, il provvedimento rilancia un tema cruciale per dirigenti e direttori: la responsabilità dei soggetti gestori e i riflessi sulle coperture assicurative. Gli eventi connessi a incendi, malfunzionamenti degli impianti o inadeguate vie d’uscita, infatti, possono determinare conseguenze non soltanto sulla sicurezza degli alunni e del personale, ma anche sul piano civilistico e amministrativo.
In questo scenario, il lavoro di pianificazione tecnica dovrà procedere unitamente alla valutazione del rischio (residuo) e alla verifica delle polizze assicurative in essere. L’attivazione o l’aggiornamento dei cantieri non elimina completamente l’esposizione al rischio, soprattutto in presenza di interventi parziali o scaglionati nel tempo. È quindi opportuno che gli enti proprietari e le istituzioni scolastiche mantengano elevata l’attenzione su massimali, esclusioni e limiti delle coperture, affidandosi a broker specializzati in settore pubblico scolastico.
Il decreto rappresenta un’occasione concreta per elevare i livelli di sicurezza; allo stesso tempo richiede un approccio integrato, nel quale investimenti fisici e valutazione assicurativa procedano in modo sinergico.
Visita il sito di Logica Broker
