Garanzie contraffatte: attenzione

Ritorniamo sulle garanzie finanziarie negli appalti di cui abbiamo parlato due settimane fa.

Il fenomeno dell’abusivismo è da tempo oggetto di contrasto da parte dell’IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e della Banca d’Italia, in collaborazione con altre Autorità, quali ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Spesso non è facile riconoscere le garanzie contraffatte; le indicazioni degli Enti citati possono essere utili per capire se la garanzia prospettata è falsa. 

Per verificare la genuinità della polizza assicurativa fideiussoria, è opportuno: 

  1. verificare la regolare iscrizione dell’intermediario assicurativo (broker, agente…) che ha proposto/intermediato la polizza fideiussoria nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi (link) o degli intermediari della UE (link) pubblicati sul sito dell’IVASS; 
  2. interpellare direttamente la compagnia di assicurazione che emette la polizza, utilizzando  i recapiti indicati nell’Albo Elenchi delle compagnie italiane (link) e quelli relativi alle compagnie di altri Stati UE (link). 

Ovviamente bisogna evitare di chiedere la conferma della validità della polizza ai recapiti indicati nel documento contrattuale, perché, in caso di polizza falsa, potrebbe trattarsi di recapiti di comodo (ad es. degli stessi contraffattori), che quindi darebbero una conferma del tutto inattendibile. 

Le medesime raccomandazioni valgono per le garanzie emesse da banche, intermediari finanziari e confidi, accertandosi anche in questo caso che i documenti non appaiano contraffatti e che l’emittente, oltre che iscritto negli albi della Banca d’Italia, non risulti censito nelle liste sulle segnalazioni di anomalia (link).

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