Sicurezza sul lavoro e aggressioni: l’analisi dei dati UIL ed EURES

Conflitto tra persone in ufficio rappresentativo delle aggressioni sul lavoro e della violenza verbale.

La sicurezza nei luoghi di lavoro non riguarda solo gli infortuni accidentali, ma sempre più spesso coinvolge la tutela contro la violenza. Una recente ricerca coordinata da UIL insieme al centro studi EU.R.E.S., con il supporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), offre un quadro aggiornato e preoccupante sul fenomeno delle aggressioni verbali e fisiche in ambito professionale.

L’indagine si basa su oltre 1.500 questionari rivolti ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), arricchita da focus group e interviste con figure sindacali e responsabili aziendali.

Aggressioni sul lavoro: Pubblico vs Privato

Dai dati emerge una netta discrepanza tra i settori. Nei comparti pubblici l’incidenza delle aggressioni risulta decisamente più elevata:

  • Settore Pubblico: Due RLS su tre (circa il 66%) dichiarano di conoscere episodi di violenza nella propria unità operativa.
  • Settore Privato: La proporzione scende a un RLS su tre.

I settori più a rischio

Le differenze tra i vari comparti lavorativi sono marcate, delineando una mappa del rischio ben precisa:

  1. Sanità: Si conferma il contesto più esposto in assoluto, con segnalazioni da oltre l’80% degli intervistati.
  2. Trasporti: Segue con un dato superiore al 70%.
  3. Servizi finanziari e postali: Anche qui le segnalazioni superano il 70%.

Il caso della Scuola: boom di aggressioni verbali

Il mondo dell’istruzione presenta un profilo di rischio specifico e allarmante. Sebbene gli episodi di violenza fisica risultino numericamente più limitati rispetto alla sanità, emerge un’elevatissima frequenza di aggressioni verbali e minacce.

Più di un terzo degli RLS scolastici riporta situazioni di forte tensione, rendendo l’istruzione il primo settore per criticità legate alla violenza verbale. Questo dato evidenzia un profondo divario tra la percezione sociale del lavoro educativo e la complessa realtà quotidiana vissuta in aula, negli uffici e negli spazi comuni.

Prevenzione e DVR: una risposta ancora insufficiente

Nonostante l’evidenza dei dati, la risposta organizzativa, specialmente in ambito scolastico, appare ancora debole.

  • Solo una minoranza di realtà ha adottato interventi strutturati per gestire il rischio di aggressioni esterne.
  • È ancora poco frequente l’inclusione di sezioni dedicate all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  • Spesso manca il coinvolgimento diretto degli RLS nella definizione delle misure preventive.

Questi segnali invitano a rafforzare urgentemente le strategie, le misure organizzative e la formazione del personale per garantire ambienti di lavoro che siano realmente sicuri.

Condividi il contenuto se lo trovi interessante