Sport a scuola: come cambia l’uso di palestre e impianti

A inizio ottobre 2025, la Camera dei deputati ha approvato il DDL “Sport e Scuola” (proposta di legge AC 505-A). Questa nuova normativa modifica le regole per l’utilizzo degli impianti sportivi scolastici e delle palestre da parte di associazioni o società sportive.

Il provvedimento mira a semplificare le procedure di concessione degli impianti da parte degli Enti Locali (proprietari degli stabili), trovando un equilibrio tra le esigenze prioritarie delle scuole e il valore sociale dello sport.

Le novità principali del DDL “Sport e Scuola”

Il disegno di legge introduce due cambiamenti fondamentali:

  1. Semplificazione Autorizzativa: Supera il principio dell’assenso preventivo delle scuole.
  2. Riqualificazione: Introduce la possibilità per le associazioni di presentare progetti di riqualificazione degli impianti in cambio dell’uso gratuito degli spazi.

Inversione del processo: come funziona la nuova autorizzazione

La modifica più rilevante riguarda l’articolo 96 del d.lgs. n. 297/1994, dove viene inserito il nuovo comma 4-bis.

Viene attuata un’inversione del processo autorizzativo. Non è più la scuola a dover “autorizzare” l’uso, ma è l’ente locale a gestire la concessione, tenendo conto delle esigenze scolastiche.

In pratica:

  • Scuole: Hanno l’onere di comunicare all’ente proprietario (es. Comune) eventuali ragioni ostative all’uso esterno. Queste ragioni devono essere legate ad attività curricolari o extracurricolari già previste nel PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa).
  • Associazioni (Concessionario): Hanno l’obbligo di farsi carico della cura e pulizia delle attrezzature e degli impianti. Devono inoltre garantire la piena funzionalità degli spazi al termine di ogni utilizzo e farsi carico degli aspetti legati alla sicurezza e alle coperture assicurative.

Equilibrio tra PTOF e valore sociale

Con questa modifica, la legge ribadisce due concetti chiave:

  1. Priorità alla Scuola: La funzione principale delle palestre scolastiche resta quella legata alle attività previste dal PTOF di ogni istituto.
  2. Bene Comune: Allo stesso tempo, si riafferma il valore sociale degli impianti, agevolando l’utilizzo da parte delle associazioni sportive del territorio, specialmente quando gli spazi non sono utilizzati per l’offerta formativa.

Visita il sito di Logica Broker

Condividi il contenuto se lo trovi interessante