Maturità 2026: come cambia l’Esame di Stato. Tutte le novità

Con l’approvazione della Legge 30 Ottobre 2025, n. 164 (conversione del D.L. 9.09.2025, n. 127) entra ufficialmente in vigore la riforma della Maturità 2026. Questa novella legislativa ridisegna l’Esame di Stato con l’obiettivo di renderlo più semplice, coerente e di valorizzare maggiormente l’intero percorso scolastico dello studente.

La nuova misura sarà operativa da giugno 2026 e interesserà una platea di circa 500.000 studenti. Le modifiche principali riguardano la composizione delle commissioni, i criteri per il bonus merito e la struttura del colloquio orale.

Le novità principali della Riforma Maturità 2026

Il decreto introduce cambiamenti significativi per garantire maggiore uniformità nelle valutazioni e premiare il merito in modo più efficace.

  1. Commissioni d’esame: struttura più snella

La principale novità riguarda la struttura delle commissioni, che diventano più agili. La composizione sarà la seguente:

  • Cinque membri complessivi (invece dei precedenti sette).
  • Un Presidente esterno.
  • Un equilibrio tra docenti interni ed esterni.

L’obiettivo è garantire una maggiore efficienza nelle operazioni d’esame e uniformità di valutazione su tutto il territorio nazionale.

  1. Più valore al merito: il nuovo “Bonus Maturità”

Cambia anche il sistema di premialità. Il nuovo bonus maturità sarà più accessibile:

  • Si potranno ottenere fino a tre punti aggiuntivi (invece dei precedenti cinque).
  • La soglia per accedere al bonus si abbassa: basterà una media pari o superiore a 90/100 (rispetto alla precedente soglia di 97/100).

Per supportare la qualità della valutazione, il decreto stanzia inoltre fondi specifici (3 milioni di euro per il 2026 e 11 milioni per il 2027) per la formazione dei commissari, con l’intento di ridurre la soggettività dei giudizi.

  1. Colloquio orale e “scena muta”: cosa cambia

Una delle modifiche di maggiore impatto riguarda il colloquio. La riforma introduce la bocciatura automatica per chi si rifiuta di sostenere l’orale o fa “scena muta”.

La modifica al d.lgs. 62/2017 è chiara: la partecipazione a tutte le prove, compreso il colloquio, è condizione indispensabile per conseguire il diploma.

  1. Come sarà il nuovo colloquio orale

L’orale cambia volto. Non sarà più un esame “enciclopedico”, ma una prova mirata e più equilibrata, centrata su quattro materie caratterizzanti che verranno definite annualmente dal Ministero.

Questo nuovo approccio mira a una valutazione più aderente alle competenze specifiche maturate dagli studenti, superando le precedenti difformità di giudizio.

Un esame più coerente

Le novità per la Maturità 2026, tra formazione del personale, rafforzamento dell’uniformità e valorizzazione del merito, mirano a ridefinire l’Esame di Stato come una vera sintesi del percorso educativo di ogni studente.

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