Whistleblowing: sanzione ANAC a una DS per comportamento ritorsivo

Il d.lgs. 24/2023, che attua la Direttiva (UE) 2019/1937, disciplina la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o UE. Due sono i principi fondamentali:

  1. la tutela del segnalante è garantita sin dal momento della segnalazione, indipendentemente dalla fondatezza dei fatti denunciati;
  2. è vietata ogni forma di ritorsione, diretta o indiretta, nei confronti del segnalante o di chi sia ritenuto tale (art. 17).

Alcuni mesi fa l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha inflitto una sanzione di 5.000 euro alla DS di una scuola secondaria di secondo grado per aver posto in essere comportamenti ritorsivi nei confronti di un dipendente che aveva effettuato una segnalazione ai sensi della normativa sul whistleblowing (delibera ANAC n. 587 del 16.12.2024).

La vicenda riguarda un DSGA f.f. che, dopo aver segnalato presunte irregolarità al Referente del Responsabile per la prevenzione della corruzione, si è visto escluso dall’incarico di direttore per l’a.s. successivo. L’Anac ha accertato che la dirigente, per giustificare tale esclusione, aveva utilizzato impropriamente una graduatoria interna non aggiornata, nella quale il dipendente non risultava inserito, pur essendo presente in quella provinciale e in possesso dei requisiti richiesti.

Secondo l’ANAC, la tempistica dei fatti, la mancanza di motivazioni oggettive e la scelta di criteri non conformi alla contrattazione collettiva (art. 6 del CCNL e intese regionali attuative) sono elementi che confermano il carattere discriminatorio e ritorsivo del provvedimento.

Il comportamento accertato costituisce violazione dell’art. 17 d. lgs. 24/2023, che vieta ogni forma di ritorsione nei confronti del segnalante, e rientra tra le fattispecie sanzionabili ai sensi dell’art. 21, comma 1, lett. e) del medesimo decreto.

L’Anac ha ritenuto gli argomenti difensivi della dirigente “inconferenti e non idonei a giustificare la decisione”, configurando un uso distorto del potere discrezionale. La decisione rappresenta un monito per tutte le istituzioni scolastiche: garantire la tutela effettiva dei segnalanti, valorizzando la cultura dell’integrità e della trasparenza amministrativa, è oggi un obbligo giuridico e organizzativo.

Condividi il contenuto se lo trovi interessante