Modifiche ai criteri di aggiudicazione (art. 108 d.lgs 36/2023)

Con Decreto-Legge 29 maggio 2023 n. 57 è stato modificato l’art. 108 del d.lgs. 36/2023, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, per quanto riguarda la materia della certificazione di parità di genere. 

Il nuovo testo dell’art.108 comprende questa nuova statuizione:

“Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.La stazione appaltante verifica l’attendibilità dell’autocertificazione dell’aggiudicataria con qualsiasi adeguato mezzo.”

Le Stazioni Appaltanti hanno l’obbligo, quindi, di prevedere l’attribuzione di un punteggio tecnico per gli operatori economici che adottino misure per il raggiungimento della parità di genere, anche se l’incidenza non fosse predeterminata, purché queste misure siano comprovate dalla certificazione sulla stessa parità di genere.

La possibilità prevista in precedenza di attestare non il possesso della certificazione, ma il solo  possesso dei requisiti necessari per ottenerla non è più vigente. La modifica è, pertanto, rilevante per il cambio di parametro, che ora è il possesso della certificazione di parità di genere. 

È probabile che sia anche necessario modificare il bando-tipo di recente pubblicato  in consultazione da ANAC.

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