Le chat scolastiche: sondaggio di Skuola.net
Un sondaggio di Scuola.net evidenzia che almeno 6 studenti su 10 “chattano” regolarmente con i loro insegnanti. Per la stragrande maggioranza degli intervistati il dialogo è esclusivamente di tipo scolastico, con i docenti che danno loro supporto e informazioni su compiti, materiali didattici o questioni organizzative. L’idea di vietare le chat tra studenti e professori non piace ai ragazzi: meno di 1 su 10 sarebbe a favore del blocco.
Ma qualche regola servirebbe.
Peraltro, molto dipende dal livello scolastico. Il filo diretto insegnanti-alunni diventa man mano più solido solo al crescere dell’età: all’ultimo triennio delle superiori, infatti, la questione riguarda quasi 8 studenti su 10, la metà dei quali intrattiene dialoghi informali con gran parte dei docenti.
Alle scuole medie, invece, la quota di alunni che parlano direttamente con gli insegnanti in chat di classe scende al 40% e, spesso, il numero di docenti in elenco è più limitato rispetto a quanto avviene alle superiori.
Quando la chat c’è, però, la partecipazione è massima, alle medie come alle superiori. L’elenco dei membri, infatti, quasi sempre rispecchia la composizione dell’aula: in 9 casi su 10 sono presenti nella lista tutti i membri della classe.
Insomma questi ambienti digitali, sulla carta aggregazioni informali, quando ci sono diventano dei veri e propri strumenti che regolano le comunicazioni tra studenti e docenti, che in teoria dovrebbero svilupparsi su canali istituzionali.
Le tanto demonizzate chat “individuali”, tra docenti e singoli alunni, si legge sul comunicato stampa del portale Skuola.net, sulla carta non destano particolari preoccupazioni su possibili divagazioni dallo scopo principale della relazione tra le due parti.
E’ vero che sono abbastanza diffuse anche quelle, solo nell’ultimo anno scolastico quasi 2 studenti su 3 dicono di aver intrattenuto conversazioni private con almeno un insegnante, circa 1 su 3 con la maggior parte del corpo docente, ma è anche vero che, ancora una volta, la scuola è al centro dei discorsi: si chiedono approfondimenti, consigli sull’orientamento post diploma, ci si confronta per risolvere attriti con gli altri compagni; quasi mai si parla di argomenti extrascolastici (12%) o di questioni private (10%).