Ospitiamo un contributo di Anna Armone sul broker assicurativo

La Dott.ssa Anna Armone, carissima amica di DSGAONLINE, ha appena pubblicato un interessante articolo sulla propria pagina Facebook. L’argomento lo abbiamo trattato anche in queste “pagine” con le nostre new: si tratta del broker, figura di intermediario assicurativo, iscritto all’albo professionale di categoria, e presente in più del 90% delle Pubbliche Amministrazioni. 

La lettura istruttiva dell’articolo della dott.ssa Armone ci trasmette alcuni contenuti basilari e risponde ad alcuni quesiti che ci sono stati rivolti.

Pertanto, usufruire dei servizi del broker è:

Lecito. La domanda che qualche collega si pone ha già trovato una risposta nella circolare MIUR del 27.11.2009 n. 18233. Trattando di Assicurazione contro gli infortuni e la RCT degli alunni nelle scuole il MIUR suggerisce “A tal fine, si potrà anche considerare la possibilità, prevista dalle norme vigenti, che i dirigenti scolastici, qualora non siano presenti adeguate professionalità all’interno della scuola, ricorrano a specifica assistenza di intermediari indipendenti e specializzati, in fase di predisposizione e di attuazione delle gare per l’aggiudicazione del pacchetto assicurativo più vantaggioso, non solo sotto il profilo dell’entità del premio, ma anche della copertura risarcitoria.” 

Opportuno. Un Broker esperto, terzo rispetto ad ogni assicurazione, ha il mandato di esplorare il mercato per creare il match ideale tra le esigenze della scuola e le concrete opportunità dell’offerta assicurativa, soprattutto in assenza di competenze interne. In parole diverse il broker assicurativo possiede la conoscenza globale e aggiornata, finalizzata a valutare i rischi e le opportunità del mercato assicurativo scolastico. 

Non oneroso. Il broker volge una prestazione gratuita per la scuola, in quanto, secondo il Codice delle Assicurazioni, la retribuzione è una commissione versata dalla compagnia assicurativa che si aggiudica il contratto; il broker (che la condivide con l’agente) è tenuto a dichiararla. È errato affermare che il costo del broker fa aumentare il costo della polizza assicurativa: vi è compreso ab origine in quanto è un costo per la produzione del reddito.

Semplice. Nell’ambito di una procedura a pubblica evidenza si può procedere ad un affidamento diretto, previsto anche dalla più recente normativa.

L’articolo completo della Dott.ssa Armone si può leggere a questo link:

https://www.facebook.com/photo?fbid=4057609054304824&set=pcb.4057609960971400

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