Sovente ci capita di accendere la tv, aprire un giornale o qualche social e leggere delle problematiche che investono il mondo della scuola. In quest’anno caratterizzato dalla pandemia poi la scuola è stata costantemente al centro del dibattito. Si passa dalla didattica in presenza o meno alla dispersione scolastica, al cyberbullismo. I temi che appassionano le presunte lotte sindacali. Il grande nemico del precariato per i docenti ed i loro stipendi non equiparati a quelli europei, il vincolo quinquennale che divide famiglie. Questioni che sollevano legittime proteste ricevendo quanto meno attenzione mediatica, rispetto all’incapacità di soluzioni da parte di Legislatore, Ministero e Sindacati.

Eppure la Scuola è ad oggi un Ente dotato di personalità giuridica ed autonomo. Un’amministrazione che cammina sulle gambe di quel mondo di mezzo spesso ignorato e sconosciuto: la segreteria.

Dalla figura mitologica dell’applicato di concetto e poi del segretario si è passati al Direttore dei Servizi Generali Amministrativi.

Non si tratta soltanto di un cambio di denominazione ma di attività, funzioni e responsabilità oggi in capo ad un funzionario apicale spesso chiamato a portare avanti il lavoro di quelle segreterie la cui stabilità dipende dalla sorte, attesa l’incapacità o piuttosto la non volontà della Parte Pubblica e dei Sindacati di pensare ad un sistema di reclutamento che sia più meritocratico e selettivo rispetto al perverso impianto delle graduatorie.

Basterebbe trascorrere una giornata in una delle segreterie d’Italia per rendersi conto della complessità del lavoro che compete anche agli assistenti amministrativi. Dagli acquisti sul Mepa, alle ricostruzioni di carriera per giungere all’ultimo dono del Miur: Passweb.

Funzioni che non possono più essere svolte da un “quisque de populo” e che vanno adeguatamente retribuite. Si potrebbe iniziare con la semplice attuazione della figura del Coordinatore di Area C già previsto dal CCNL.

Dopo circa 20 anni nel dicembre 2018 il Miur si è reso conto della necessità di bandire un concorso per DSGA.

Ed è così che nel settembre 2020 insieme ad altri 1500 colleghi siamo stati immessi in ruolo per coadiuvare gli uffici amministrativi delle scuole. Nessun affiancamento, nessun tutor se non un “corso di formazione” più teorico che pratico arrivato con mesi di ritardo.

Tuttavia quei vincitori di un concorso altamente selettivo anche grazie alla disponibilità di colleghi più esperti, hanno guidato gli uffici amministravi garantendo quell’apporto di professionalità, dinamismo e sacrificio di cui le scuole avevano bisogno ancor più nell’anno del covid.

Con il passare dei mesi ci si è scontrati con la realtà di un cedolino mensile che si aggira sui 1500 euro solo grazie al cosiddetto ex bonus Renzi.

La totale esclusione dalle risorse del FIS sulla valorizzazione, somme (miserabili) alle quali il Direttore non può accedere poiché già percepisce la cosiddetta indennità di direzione che nella sua parte variabile è ferma al palo da oltre 20 anni. Si tratta di 30 euro lordi da moltiplicare per il numero dell’organico di diritto. Una vera ricchezza insomma!

Non ultima la scandalosa Ordinanza n. 106 sulla Mobilità  che ha provato a sanare alcuni vizi del Bando del 2018 per escludere qualsiasi tipo di trasferimento interprovinciale ai DSGA neo assunti, mentre proliferano gli emendamenti al Decreto Sostegni per rimuovere il vincolo per Dirigenti e docenti.

È per queste ragioni che è sorto un Movimento Nazionale per la Valorizzazione del direttore SGA, su iniziativa di un gruppo di direttori neo immessi e di lungo corso, con l’obiettivo di dare dignità e la giusta importanza ad una figura essenziale al funzionamento della scuola ma mai adeguatamente valorizzata.

Il Movimento Nazionale non è e non vuole essere un sindacato o un’associazione di categoria ma piuttosto lo strumento per la convergenza delle sue varie anime, per raggiungere quell’unità che negli ultimi 20 anni non è riuscita a trovare e che è stata la concausa dell’indifferenza verso di essa mostrata dalla parte pubblica e dalle organizzazioni sindacali negli ultimi rinnovi contrattuali.

Entro fine mese faremo pervenire un documento programmatico di proposte al Ministero, all’Aran ed a tutte le sigle sindacali.

Non si può più rimandare la creazione di un’area quadri nell’ambito del Comparto scuola e ricerca in cui collocare il Direttore SGA affinché costituisca una “cerniera” tra la dirigenza e il restante personale amministrativo della scuola. È irrinunciabile l’attivazione del profilo del coordinatore e la revisione delle modalità di reclutamento del personale di segreteria.

Un mondo di mezzo che con spirito di sacrificio e nel silenzio generale porta avanti l’universo scuola, che non può essere però ignorato dalle risorse del “Recovery Fund” e dall’imminente rinnovo contrattuale.

Non resteremo fermi ad osservare ma saremo attori protagonisti della scuola che verrà.

Alberico Sorrentino

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