Alfabetizzazione mediatica/digitale (ma non solo) a tutela dei minori
Il 94% dei minori tra gli 8 e 16 anni utilizza uno smartphone, 7 ragazzi su 10 tra gli 8 e i 10 anni usano regolarmente i social e le piattaforme streaming, 4 intervistati su 10 raccontano esperienze negative.
Trascorrono online da una a tre ore al giorno, uno su cinque oltre le quattro ore, utilizzando diversi strumenti (social network, messaggistica e piattaforme streaming) e sono quattro le modalità che esprimono quando sono in rete: irrequiete/i (31%), esploratrici/ori (25%), performative/i (24%) e ripiegate/i (20%).
È questa la fotografia dei minori tra gli 8 e i 16 anni intervistati dai ricercatori per uno studio promosso dal Ministero Imprese e Made in Italy con la collaborazione scientifica dell’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica.
I rischi per i giovanissimi che usano servizi digitali sono enormi e noti da tempo; tuttavia, è difficile individuare soluzioni affidabili per l’age verification, nonostante il GDPR richieda la verifica per l’età e il consenso dei genitori con riferimento ai servizi destinati ai minori.
AGCOM è l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni prevista dall’ordinamento italiano che si occupa di controllare la concorrenza tra i vari operatori telefonici/internet del mercato e garantisce una tutela nei confronti dei consumatori, soprattutto se minori online. È alla fase finale di redazione un documento con soluzioni che conducano le piattaforme digitali ad utilizzare sistemi obbligatori di verifica dell’età degli utenti che accedono a servizi online.
Ne parleremo presto; a questo link si possono leggere maggiori informazioni sulla ricerca citata.
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