Dipendenti pubblici e partita IVA: il CdS apre all’attività agricola occasionale

Con la sentenza n. 5854/2025, depositata il 14 agosto, il Consiglio di Stato segna un punto fermo nel delicato equilibrio tra divieto di cumulo di impieghi e libertà individuali dei lavoratori pubblici. I giudici hanno chiarito che la normativa vigente, in particolare l’art. 60 del dPR n.3/1957 e l’art. 53 del d.lgs. n.165/2001, vieta lo svolgimento di attività commerciali o industriali, ma non si estende alla coltivazione di fondi rustici di proprietà quando l’attività è priva di carattere imprenditoriale.

Il caso concreto riguardava un maresciallo della Guardia di Finanza, sanzionato per aver mantenuto una partita IVA legata alla gestione di uliveti familiari. Nonostante la coltivazione fosse destinata al consumo domestico e l’attività cessata già nel 2017, il militare era stato colpito da una misura disciplinare. Dopo l’annullamento della sanzione in primo grado, il Consiglio di Stato ha confermato che le circolari interne delle varie amministrazioni pubbliche non possono introdurre divieti ulteriori rispetto alla legge, in quanto prive di efficacia normativa vincolante.

Di rilievo il richiamo ai principi costituzionali e sovranazionali: l’art. 42 Cost. e l’art. 1 del Primo Protocollo addizionale alla CEDU tutelano il diritto di proprietà, che comprende anche la possibilità di coltivare la propria terra. Limitare tale facoltà in assenza di una base normativa solida significherebbe comprimere in modo irragionevole la sfera di libertà del lavoratore.

La decisione, oltre a riabilitare il militare e condannare l’amministrazione al pagamento delle spese di lite (4.000 euro), rappresenta un precedente importante: i pubblici dipendenti possono aprire partita IVA per attività agricole occasionali, purché non sussista finalità imprenditoriale. Un chiarimento che allenta vincoli storici e valorizza l’equilibrio tra doveri d’ufficio e diritti individuali.

Gli Associati possono leggere la Sentenza Consiglio di Stato n. 5854/2025, depositata il 14 agosto 2025.

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