Nuova disciplina ANAC delle sanzioni per irregolarità nella fase esecutiva

Con la delibera n. 262 del 3 giugno 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 luglio, l’ANAC ha aggiornato il Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici. L’intervento segna un passaggio importante perché rafforza i poteri sanzionatori dell’Autorità alla fase esecutiva dei contratti, compresi gli affidamenti diretti, e i poteri sanzionatori specifici per irregolarità gestionali.

Il nuovo regolamento individua nell’Allegato le violazioni rilevanti, omissioni, ritardi, mancanze, illegittimità, inerzia e violazioni di obblighi o divieti, ampliando l’elenco introdotto con la precedente delibera n. 270/2023, riferita soprattutto alla fase di affidamento. Il procedimento sanzionatorio, conforme alla legge 689/1981, può essere attivato d’ufficio o su segnalazione, e prevede contestazione entro 90 giorni dall’acquisizione delle informazioni, con un contraddittorio garantito e la possibilità di difesa

Le sanzioni pecuniarie vanno da 500 a 5.000 euro, con graduazione caso per caso secondo parametri più articolati (gravità, valore del contratto, effetti prodotti, condotta soggettiva, reiterazione). Una novità rilevante è la riduzione premiale: pagamento entro 30 giorni riduce l’importo al minimo edittale o al doppio del minimo in caso di più violazioni.

Le sanzioni colpiscono i soggetti responsabili, ma resta ferma la responsabilità solidale dell’ente. La nuova disciplina si applica ai contratti derivanti da procedure avviate dopo l’entrata in vigore del regolamento aggiornato. Le novità richiedono a stazioni appaltanti e RUP un rafforzamento delle attività di controllo, monitoraggio e tracciabilità nella gestione esecutiva dei contratti, in un’ottica di maggiore trasparenza e qualità delle prestazioni.

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