L’AI generativa arriva a scuola

L’intelligenza artificiale sta facendo il suo ingresso nel mondo della scuola, aprendo nuove opportunità, ma sollevando anche questioni importanti. In Inghilterra, l’istituto privato Cottesmore School ha fatto notizia per aver creato il primo preside con IA generativa, chiamato Abigail Bailey, con l’obiettivo di supportare il lavoro del dirigente scolastico. Inoltre, gli studenti della stessa scuola stanno utilizzando l’AI per progettare la loro scuola ideale, mentre alla Turner Schools di Folkestone l’AI viene impiegata per insegnare ai giovani come utilizzarla in modo responsabile.

L’azienda “21st Century Digital Teaching” sta sviluppando soluzioni basate sull’AI, per far fronte alla carenza di insegnanti nel Regno Unito e in Europa. La loro app di insegnamento digitale e la piattaforma di apprendimento online convertono le lezioni tradizionali in formato breve e interattivo, adatto alla diminuita soglia di attenzione degli studenti di oggi. Queste soluzioni permettono inoltre ai docenti di monitorare i progressi degli studenti attraverso strumenti di analisi basati sull’AI.

Tuttavia, l’uso dell’AI in ambito scolastico solleva anche importanti questioni riguardanti i diritti dei minori. L’OCSE, nel suo documento “The future of education and skills: education 2030”, sottolinea l’importanza di educare gli studenti a un uso consapevole dell’AI, in modo che possano sfruttarla al meglio e a proprio vantaggio. Il ministro dell’Istruzione italiano, Giuseppe Valditara, afferma che l’AI deve essere sempre al servizio della persona, per valorizzare ogni individuo e supportare la didattica. Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, mette in guardia sul fatto che l’AI è già arrivata ai ragazzi prima che agli adulti, evidenziando la necessità di affrontare le tematiche poste da questa tecnologia nel contesto scolastico.

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