È stata pubblicata in GU la Legge 26 febbraio 2021, n. 21: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, cd Milleproroghe, che contiene misure relative allo smart working nelle PP.AA..

È stata prorogata fino al 30 aprile, data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica … salvo ptroroghe, la possibilità di ricorrere allo smart working.

Le pubbliche amministrazioni e le scuole applicano il lavoro agile, con le misure semplificate, al 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità, per cui direttori, assistenti amministrativi e parte degli assistenti tecnici. Pertanto, il lavoro dei dipendenti è organizzato attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e/o settimanale, anche attraverso soluzioni digitali e non necessariamente in presenza con l’utenza ove possibile.

Il decreto milleproroghe proroga pure le disposizioni relative alla sorveglianza sanitaria eccezionale, di cui all’articolo 83 del decreto legge n. 34/2020, convertito in legge n. 77/2020.

I datori di lavoro pubblici che non sono obbligati alla nomina del medico competente, come le scuole, sulla base delle indicazioni operative illustrate nella circolare Inail n. 44 dell’11 dicembre 2020 sino alla data del 30 aprile 2021 possono nominarne uno o fare richiesta di visita medica per sorveglianza sanitaria dei lavoratori fragili ai servizi territoriali del INAIL, attraverso l’apposito servizio online.

Ad un anno di distanza dal lockdown, il bilancio sul lavoro agile “emergenziale” nella PA e nella scuola è in chiaroscuro: appena il 33% delle PP.AA. (54 su 162) ha approvato il Piano operativo del lavoro agile (POLA), con precisi obiettivi da realizzare su un determinato arco temporale.

Dati che testimoniano come la trasformazione del modo di lavorare, in maniera più efficace e per obiettivi, è ancora tutta da realizzare.

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