Con il digitale sono arrivati anche i tentativi di phishing.

Il phishing è una truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico.

Il termine phishing è una variante di fishing (letteralmente “pescare” in lingua inglese): allude all’uso di tecniche sempre più sofisticate per “pescare” dati finanziari e password di un utente. Secondo un’indagine realizzata da lastampa.it. nel 2019 solo il 17,93 per cento degli intervistati sarebbe in grado di identificare tutti i diversi tipi di phishing. 

In questi giorni si è visto un nuovo tentativo di truffa ai danni degli iscritti INPS: l’Istituto di previdenza dirama un allarme su false email che richiedono dati personali e IBAN.

L’INPS avvisa gli utenti, con un comunicato stampa ufficiale, che è in corso un tentativo di truffa tramite finte email inviate dall’Istituto di previdenza (phishing), che hanno il solo scopo di sottrarre i dati personali degli assicurati per utilizzarli in maniera fraudolenta. Non è la prima volta che tali truffe si perpetrano in concomitanza con l’istituzione di nuovi benefici erogati dall’ente (bonus, indennizzi, ecc.), che possono trarre in inganno i contribuenti.

Come noto, l’INPS non chiede mai – né per posta elettronica ordinaria né per telefono – informazioni sensibili come le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni personali.  

Tutte le informazioni che riguardano le prestazioni in corso sono consultabili esclusivamente accedendo al sito istituzionale INPS, con credenziali personali, in area riservata.

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