Edifici scolastici, mancanza di una solida strategia
È suonata la campanella per l’a.s. 2025/2026, ma, ci informa la 25^ed. di Ecosistema Scuola di Legambiente, in edifici scolastici privi di certificato di agibilità per il 53%: è confermata una fotografia preoccupante dell’edilizia scolastica nazionale per il 2024.
Con i dati di 97 su 112 Comuni capoluogo, relativi a 7.063 edifici dell’infanzia, primarie e medie, nel 2024 solo il 47% degli edifici dispone del certificato di agibilità, il 45% ha il collaudo statico, meno del 15% di quelli in zona sismica è stato progettato/adeguato alla norma antisismica e nel 54,8% dei casi non ha beneficiato della verifica di vulnerabilità sismica.
Gli interventi per l’efficientamento energetico riguardano solo il 16% degli edifici e appena il 6,5% risulta in classe A a fronte del 66,6% nelle ultime tre classi energetiche E, F e G. Per non parlare della manutenzione: nel 2024 i fondi per quella straordinaria scendono a 39.648 euro di media nazionale contro i 43.563 dell’ultimo quinquennio e la spesa effettiva si ferma a 29.061 euro. Anche la manutenzione ordinaria, pur essenziale per la gestione quotidiana degli edifici, resta sottofinanziata e diseguale, con una media di appena 8.338,00 euro spesi per edificio a livello nazionale.
A fronte di questa preoccupante fotografia, Legambiente ha lanciato otto proposte ricordando anche quelle buone pratiche già attive nel territorio nazionale, come le dodici segnalate nel report che hanno deciso di investire su manutenzione, sostenibilità e servizi.
Per maggiori informazioni dal Report Ecosistema Scuola 2025 di Legambiente, clicca QUI.