Garanzie fideiussorie false negli appalti

Talvolta la norma richiede agli operatori economici (OO.EE.) di presentare una garanzia finanziaria nel fornire alla stazione appaltante beni o servizi. Beneficiari di queste garanzie sono le Stazioni Appaltanti/Scuole che vengono così coperte dall’eventuale rischio di inadempimento dell’OO.EE., quale ad esempio significative carenze nell’esecuzione del contratto, etc.. 

Per quanto riguarda la scuola, in sintesi, in caso di affidamenti diretti la garanzia provvisoria non si richiede (art. 53 co. 1 d.lgs.36/2023) e quella definitiva, per esigenze di semplificazione, si può non richiedere (art. 53 co. 4 d.lgs.36/2023). 

Pochi giorni fa si è conclusa un’inchiesta della Guardia di Finanza proprio su una truffa nelle fideiussioni nel settore degli appalti pubblici, riscontrando molteplici attività illecite e, in particolare, 143 garanzie fideiussorie mendaci, per un importo garantito pari a circa 350 milioni di euro e premi incassati per oltre 6 milioni. In molti casi le società assicurative erano inconsapevoli del raggiro, perpetrato principalmente con sistemi digitali. Peraltro, l’attività è soggetta a disposizioni legislative specifiche che ne disciplinano requisiti e ambito di operatività (d.lgs. n. 209/2005 – Codice delle assicurazioni private) e vigilata dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni).

L’Anac, in una simile occasione, ha accusato l’ente pubblico di “mancata vigilanza sulla fideiussione e non adeguata verifica sulla genuinità della polizza”. In altre parole, le misure propedeutiche all’erogazione dell’anticipazione a cura dell’ente non sono state adeguate a causa dell’inosservanza dei doveri di diligenza, prudenza, perizia dei dipendenti. La stazione appaltante, considerati anche i tempi ridottissimi per la concessione dell’anticipazione, non ha neppure interpellata direttamente la compagnia di assicurazione che aveva emesso la polizza, risultata poi contraffatta.

C’è perciò anche un tema di mancate verifiche da parte dei dirigenti/dipendenti pubblici, che spesso però non hanno le competenze o le conoscenze per farle.

Anche in questi casi la presenza di un Broker a Scuola potrebbe risolvere efficacemente il problema, grazie alla sua conoscenza dei mercati specialistici di riferimento e grazie alla struttura e agli strumenti di cui dispone. 

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