Da ASL a Formazione scuola-lavoro: nuova denominazione nel Decreto Scuola 2025
Con l’approvazione definitiva alla Camera, il Decreto Scuola 2025 diventa legge. Il provvedimento introduce modifiche rilevanti per l’esame di Stato e per l’avvio dell’a.s. 2025/2026 e interviene anche sul tema dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro.
Il percorso di integrazione tra formazione scolastica ed esperienze professionali nasce con la legge n. 53/2003, che ha previsto la possibilità di alternare periodi di studio e di lavoro nel secondo ciclo di istruzione. Per anni questa modalità è stata conosciuta come Alternanza scuola-lavoro (ASL).
Una prima evoluzione arriva con la legge di Bilancio 2019 (commi 784-787, legge n. 145/2018), che introduce i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO). Il cambio di nome sottolineava l’obiettivo di sviluppare competenze trasversali e spirito di iniziativa, in linea con la settima competenza chiave europea. Contestualmente, viene introdotta una maggiore flessibilità nella durata dei percorsi, fissando un monte ore minimo di riferimento nel triennio finale dei professionali (210 ore), nel secondo biennio e ultimo anno dei tecnici (150 ore), e nei licei (90 ore).
Ora, con il Decreto Scuola 2025, arriva una nuova trasformazione: la sigla PCTO viene superata. Per valorizzarne la natura formativa e orientativa, questi percorsi assumono la denominazione di Formazione scuola-lavoro.
Una scelta che conferma la centralità del collegamento tra istruzione e mondo produttivo, rafforzando l’idea di un’esperienza formativa integrata, utile allo sviluppo delle competenze e all’orientamento degli studenti verso il proprio futuro accademico e professionale.


