ANAC, controllo pubblico su siti e social della PA
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha stabilito che i siti web e i profili social delle amministrazioni pubbliche devono rimanere sotto controllo pubblico. Secondo quanto stabilito dall’ANAC, alla conclusione dei contratti con società di comunicazione esterne, gli enti pubblici devono assicurarsi la restituzione completa del dominio e dei profili social, prevenendo situazioni in cui si diventa dipendenti o “prigionieri” del fornitore esterno.
Questo è stato chiarito con la delibera n.452 del 3 ottobre 2023 in merito a una gara promossa dal Comune di Rimini.
La problematica è nata dal fatto che, in una gara precedente del 2018, il Comune non aveva specificato che l’operatore che avrebbe vinto l’appalto avrebbe dovuto restituire le “chiavi d’accesso” al termine del contratto. Questa mancanza ha portato a una situazione in cui l’operatore uscente era l’unico candidato alla nuova gara, avendo in mano tutti gli strumenti di comunicazione del Comune.
Giuseppe Busìa, Presidente dell’ANAC, ha sottolineato l’importanza per le amministrazioni di mantenere il controllo sui propri canali di comunicazione, specialmente in era digitale. L’ente, infatti, rischia di perdere un patrimonio inestimabile di contatti e informazioni se non vengono inserite clausole protettive nei contratti.
L’ANAC ha anche criticato il Comune di Rimini per aver concesso un vantaggio ingiusto all’operatore uscente, andando contro i principi di equità e concorrenza.
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