CNS – Carta Nazionale dei Servizi: informazioni utili
L’identità digitale è sempre più importante per i cittadini, per poter accedere a certi servizi, tra i quali troviamo anche quelli della Pubblica Amministrazione.
Tra i sistemi d’identificazione digitale, oltre allo SPID e alla CIE, c’è anche la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), uno strumento che permette ai cittadini e alle imprese di “dialogare digitalmente” con la Pubblica Amministrazione, di autenticarsi digitalmente e di velocizzare l’accesso a certi servizi. Il documento ha una validità di tre anni e può essere rinnovata per altri tre anni; alla scadenza dei sei anni, sarà necessario richiederne una nuova.
Può essere in diversi formati:
- Smart card, simile ad una carta di credito, con all’interno un microchip crittografato, coi dati identificativi dell’utente. Per poterla utilizzare occorrerà connetterla ad un PC dotato di apposito lettore.
- Token USB: praticamente una chiavetta USB, sempre con microchip integrato, ma che non ha bisogno di alcun lettore, per essere letta.
- Token wireless: si tratta di un formato di ultima generazione, che dà la possibilità di collegarsi a tablet e smartphone, tramite tecnologica bluetooth.
La Carta Nazione dei Servizi può essere utilizzata per accedere ai servizi di:
- Sistema Sanitario Nazionale (SSN);
- Agenzia delle entrate per la consultazione e la presentazione delle dichiarazioni fiscali;
- Agenzia delle entrate – Riscossione;
- INPS per la consultazione dei dati contributivi e la richiesta di prestazioni;
- INAIL;
- NoiPA;
- Mercati elettronici della Pubblica Amministrazione (MePA);
- Lotteria degli scontrini.
La CNS può essere richiesta da tutti i cittadini, sia italiani sia stranieri, in possesso:
- della maggiore età;
- del codice fiscale italiano;
- di un documento d’identità valido (in caso di cittadinanza straniera di soggetto non residente sul territorio nazionale è accettato esclusivamente il passaporto, come da manuale.