Nel cd. decreto Riaperture, Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24 (“Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”), ci sono delle novità per la Scuola. 

Dal 1° aprile i docenti senza vaccino possono tornare in servizio, ricevendo lo stipendio, ma non potranno insegnare: “la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. I dirigenti scolastici assicurano il rispetto dell’obbligo”. I docenti non vaccinati saranno adibiti ad altre mansioni, sia che si tratti di fragili senza esenzione per mancata corrispondenza con le patologie ammesse, sia che si tratti di insegnanti no vax. Saranno pertanto impiegati per attività di supporto, ma non in classe, restando comunque l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno.

Da aprile  fino al termine delle lezioni dell’a.s.2021/2022, con riguardo all’attività didattica i dirigenti scolastici dovranno provvedere alla “sostituzione del personale docente e educativo non vaccinato mediante l’attribuzione di contratti a tempo determinato che si risolvono di diritto nel momento in cui i soggetti sostituiti, avendo adempiuto all’obbligo vaccinale, riacquistano il diritto di svolgere l’attività didattica.”

Tutto bene, ma ci si chiede: cosa si farà per gli ATA non menzionati dal decreto Riaperture???

Le sostituzioni sono previste per il personale docente non vaccinato, ma non  invece per il personale Ata. Non è dato sapere, ad esempio, come un collaboratore scolastico possa continuare, anche da non vaccinato, a svolgere attività di momentanea vigilanza sui ragazzi all’entrata/intervallo/uscita, di assistenza agli alunni con disabilità, di collaborazione con tutto il rimanente personale scolastico,  di assistenza nelle mense, etc. etc.. 

Per gli ATA la vaccinazione non è requisito essenziale per stare a contatto con gli alunni??

La correzione avverrà in sede di riconversione??