La Dichiarazione di accessibilità è lo strumento attraverso il quale le Amministrazioni rendono pubblico lo stato di accessibilità di ogni sito web e applicazione mobile di cui sono titolari.

Sempre nell’ottica della qualità dell’amministrazione digitale ricordiamo che la compilazione della Dichiarazione di Accessibilità è una delle principali novità introdotte dalle “Linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici”, emanate da AgID il 26.11.2019, con l’obiettivo di rendere pubblica la conformità dei siti web delle PP.AA.  ai requisiti di accessibilità stabiliti dall’art. 11 della legge 4/2004. 

Conformemente alle procedure  e  alle regole tecniche previste all’art. 71  d.lgs. 7.03.2005, n. 82, i requisiti tecnici indicati dall’art. 11 sono esplicitati in apposite linee guida AgID, nel  rispetto  degli atti di esecuzione adottati dalla Commissione europea. 

Le PP.AA. obbligate, cioè quelle di cui al comma 2 art. 1 d. lgs 165/2001 e pertanto anche le scuole, erano tenute a compilare tale Dichiarazione annuale per il proprio sito web entro il 23 settembre 2021; tale Dichiarazione deve essere redatta e pubblicata utilizzando l’applicazione online https://form.agid.gov.it/ realizzata da AgID. 

È importante sottolineare che l’aspetto propedeutico fondamentale è la nomina del Responsabile della Transizione Digitale (RTD), che per la scuola non è, ad oggi, obbligatorio, ponendo una grossa ipoteca anche sulla obbligatorietà di predisporre questa Dichiarazione. 

Si ricorda comunque che l’importanza dello svolgimento di tale attività è dovuta alla necessità di garantire che i sistemi informatici eroghino servizi efficienti e di qualità alla numerosa utenza. Inoltre, la mancata pubblicazione della Dichiarazione determina un inadempimento normativo, con la responsabilità prevista dall’art. 9 della L. 4/2004. 

L’inosservanza delle disposizioni è rilevante  ai fini  della  misurazione  e  della  valutazione   della   performance individuale dei dirigenti  responsabili (ma i dirigenti scolastici non sono sottoposti a tale valutazione)  e  comporta  responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare ai sensi  degli  artt. 21 e 55 d. lgs. 165/2001, ferme restando le eventuali responsabilità penali e  civili  previste  dalle  norme vigenti.

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