Docenti accompagnatori nelle uscite didattiche sulla neve
Alcune scuole organizzano uscite didattiche sulla neve, corsi di sci/snowboard, sempre sotto l’egida di un maestro, anche per partecipare alla “Giornata mondiale della neve”.
La CM n. 291/1992, ancorché non cogente, trattando degli insegnanti accompagnatori ha precisato che in tali uscite gli accompagnatori di default sono i docenti di educazione fisica, eventualmente integrati da docenti di altra materia, cultori dello sport interessato, per promuovere un contatto interdisciplinare fondato sul binomio cultura-sport.
È evidente che la CM citata, ancora oggi linea guida per le uscite scolastiche, circoscrive un’attività culturale e non certamente prestazioni sciistiche o sportive dei docenti.
L’incarico di accompagnatore, con onere di vigilanza sugli studenti, rientra a tutti gli effetti nella funzione docente e nell’orario di attività didattica (art.43 CCNL/2024).
L’attività sciistica o sportiva, invece, non rientra nell’incarico di accompagnamento e vigilanza sugli alunni durante l’uscita; peraltro, senza un diverso incarico specifico, un docente che si infortunasse sciando non ha neppure diritto alla tutela INAIL.
Tutti gli studenti partecipanti a visite o viaggi d’istruzione devono essere garantiti da una polizza assicurativa contro gli infortuni, precisa la Circ n. 291/1992.
Si tratta dell’assicurazione scolastica: prima di partire è comunque necessario:
- verificare l’adeguatezza delle coperture assicurative,
- valutare seriamente possibili integrazioni che garantiscano ai ragazzi maggior tutela;
- scongiurare o limitare al massimo il possibile contenzioso tra scuola e famiglie originato da offerte inconsistenti di risarcimento in caso di danno.
Ciò vale anche per i docenti: una soluzione è sempre la sottoscrizione di una assicurazione professionale che tuteli dai rischi connessi alla vigilanza, soprattutto in attività di questo tipo.