Nel corso dell’interessante ciclo di incontri con il Prof. Ricciardi, da noi promosso sulla contrattazione, per mancanza di tempo alcune domande non hanno ricevuto risposta. Utilizziamo questo spazio per rispondere ad una docente che lamentava la difficoltà a comprendere come il Consiglio d’Istituto avesse potuto “non deliberare una cosa prevista dalla contrattazione”, riferendosi allo svolgimento a distanza delle 2 ore di programmazione per i docenti della primaria.

Il titolo III – Lavoro a distanza – del CCNL 18.01.2024 all’art. 10 individua i destinatari nel personale tecnico ed amministrativo della scuola, quando compatibile con le attività svolte nonché con le esigenze e l’organizzazione del lavoro. A seguire, due Capi regolano due modalità di prestazione dell’attività lavorativa a distanza: il lavoro agile (artt.11, 12, 13, 14 e 15) e il lavoro da remoto (art. 16). Per le due tipologie di lavoro a distanza sono previste differenti misure in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. 

Il datore di lavoro/dirigente scolastico garantisce salute e sicurezza del personale che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile: almeno annualmente consegna al lavoratore e al RLS un’informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla modalità di lavoro agile (art. 22 legge n. 81/2017). 

Per la prestazione in modalità di lavoro da remoto, caratterizzata dalla presenza di un preciso vincolo di luogo e di orario, la Scuola “concorda con il lavoratore il luogo ove viene prestata l’attività lavorativa ed è tenuta alla verifica della sua idoneità, anche ai fini della valutazione del rischio di infortuni, nella fase di avvio e, successivamente, con frequenza almeno semestrale” per ogni lavoratore coinvolto (art. 16 CCNL 18.01.2024).

L’art. 44, comma 6, del CCNL 18.01.2024 offre la possibilità di prevedere lo svolgimento a distanza anche di alcune delle attività funzionali all’insegnamento, tra cui rientrano le due ore di programmazione didattica collegiale per i docenti della scuola primaria.

Tali attività devono essere previste nel Regolamento d’istituto e possono essere svolte utilizzando una delle due modalità di lavoro a distanza (lavoro agile o lavoro da remoto), fermo restando che la scelta di quale modalità adottare è direttamente correlata alla compatibilità della stessa con il funzionamento e l’organizzazione scolastica, comprese le misure in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.

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