Come è cambiata la legge 104/1992
In materia di disabilità e invalidità il d.lgs. 62/2024 (cd. Decreto Disabilità) ha introdotto importanti modificazioni alla Legge 104/1992. Gli obiettivi vanno in tre direzioni: la ridefinizione della condizione di disabilità, la riforma delle procedure di accertamento delle diverse forme di invalidità e, infine, la promozione di una valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del Progetto di Vita Individuale e Personalizzato di ogni persona con disabilità.
In buona sostanza, si vuole semplificare la procedura di riconoscimento dell’invalidità, garantire una valutazione accurata e personalizzata delle condizioni di disabilità e promuovere una maggiore integrazione sociale e lavorativa ai soggetti interessati.
Si parte innanzitutto da una rivalutazione del concetto di disabilità, che non dipende più dalla sola valutazione medica, ma tiene conto anche di un’analisi sociale e ambientale della condizione della persona. Si cerca così di capire come lo stato di salute possa influire sulla quotidianità del disabile, sulla base del contesto in cui vive, in modo tale da assicurargli un sostegno il più possibile personalizzato.
In questa prospettiva ogni persona con disabilità grave poteva scegliere un caregiver, uno soltanto, individuandolo tra i familiari o altre persone di fiducia. Difatti, vigeva il principio del “referente unico dell’assistenza”. Il compito del caregiver era quello di coordinare le attività di assistenza e di cura della persona disabile, anche collaborando, nel caso, con altre figure professionali. Ora non c’è più il “referente unico” per l’assistenza, più persone possono occuparsi di un disabile dividendo tra loro anche i tre giorni mensili di permesso (art. 33 legge n. 104/1992 come modificato dal d.lgs. n. 105/2022).
Da sottolineare, inoltre, la nascita di una nuova figura, quella del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità (d.lgs.5 febbraio 2024, n. 20), volta a favorire il coinvolgimento nella società dei disabili e a verificare eventuali episodi di discriminazione diretta, indiretta o di molestie, in ragione della condizione di disabilità.
È possibile consultare il d.lgs.5 febbraio 2024, n. 20 di istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità cliccando QUI.