Codice dell’Ambiente: revisione del Testo Unico
Le crisi climatiche, energetiche e ambientali oggi sono fonte di grande preoccupazione.
Il Codice dell’Ambiente (d.lgs. n. 152/2006), che per quasi 18 anni ha rappresentato il principale riferimento per la tutela ambientale in Italia (seppure con molteplici piccoli e grandi modifiche), sarà riscritto. La normativa in materia ambientale nel suo complesso sarà sottoposta a revisione per mettere a punto un nuovo Testo Unico, recependo gli articoli 9 e 41 della Costituzione che hanno introdotto la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi (Legge Costituzionale 11.02.2022, n. 1).
Il Codice necessita da anni di una revisione alla luce dell’introduzione dell’Ambiente in Costituzione e non solo: negli anni sono state molteplici le modifiche apportate al testo e negli allegati, amplificandone la già articolata complessità. Raccoglie le norme in materia di valutazione di impatto ambientale, autorizzazione integrata ambientale, difesa del suolo, tutela delle acque, gestione dei rifiuti e degli imballaggi, bonifica dei siti contaminati, riduzione dell’inquinamento atmosferico, risarcimento dei danni ambientali.
Il decreto interministeriale n. 36 del 25.01.2024 nomina una Commissione composta da 33 elementi e da uno staff di supporto. Secondo quanto previsto dal nuovo decreto:
- entro il 30 settembre 2024, la Commissione dovrà elaborare uno schema di legge delega per il riassetto e la codificazione delle normative ambientali esistenti, al fine di raggrupparle in un unico corpus normativo;
- entro il 30 giugno 2025, dovranno essere redatti uno o più decreti legislativi per l’attuazione di questa legge delega.
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