DeepSeek bloccata in Italia: indagine del Garante Privacy
Il Garante della Privacy ha bloccato in Italia l’attività di DeepSeek, l’intelligenza artificiale generativa sviluppata da una startup cinese. Nel giro di pochi giorni è diventata la app più scaricata, superando ChatGpt, e ha fatto crollare in borsa i titoli di alcune società tecnologiche.
I titoli in borsa hanno però iniziato a recuperare le perdite, gli app store italiani hanno bloccato DeepSeek ed è partito un provvedimento del Garante Privacy.
Un’analoga decisione era stata presa anche verso ChatGpt che nella primavera del 2023 è stata in pratica bloccata per un mese. In questo caso l’istruttoria è terminata a fine del 2024, con una sanzione di 15 milioni di euro e la richiesta di una campagna informativa.
In un primo momento l’Authority ha chiesto alla società cinese informazioni su DeepSeek, in particolare sul trattamento dei dati, per valutarne la conformità con il GDPR e le norme italiane. La risposta delle società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek, non è stata ritenuta soddisfacente. Il Garante riferisce che si sono limitate a rimarcare di “non operare in Italia e non essere conseguentemente soggetto alle normative europee sul trattamento dei dati”.
A fronte di questa comunicazione, «il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente», il Garante Privacy, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.
Vedremo nel proseguo!!!