Disegno di legge sull’IA (intelligenza artificiale) in discussione al Senato
Il Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento UE e del Consiglio del 13 giugno 2024, in vigore dal 1° agosto 2024, che detta regole armonizzate sull’intelligenza artificiale, costituisce il primo atto normativo a livello globale indirizzato a regolamentare in maniera orizzontale il complesso mondo dell’intelligenza artificiale (AI Act).
Allo stesso tempo è in discussione al nostro Senato il disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale (IA), depositato il 20 maggio 2024 (AS1146). Tra i principi generali:
- la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo, l’adozione, l’applicazione e l’utilizzo di sistemi e di modelli di IA avvengono nel rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà previste dalla Costituzione, del diritto dell’UE e dei principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, protezione dei dati personali, riservatezza, accuratezza, non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità;
- i sistemi e i modelli di IA devono essere sviluppati e applicati nel rispetto della autonomia e del potere decisionale dell’uomo, della prevenzione del danno, della conoscibilità, della spiegabilità e dei principi indicati in precedenza.
La Commissione europea ha inviato al Governo italiano un parere circostanziato (C(2024) 7814) sul disegno di legge sulla IA, attualmente all’esame del Senato. Nel parere la Commissione UE evidenzia le zone di attrito tra il disegno di legge italiano e l’AI Act e invita Governo e Parlamento a tenerne conto. Le osservazioni della Commissione Ue vanno nel senso:
- di richiedere un più stretto collegamento nelle definizioni;
- non creare nuove e ulteriori restrizioni nelle applicazioni dei sistemi di AI;
- di rispettare il principio di indipendenza nelle Authority di verifica.
Per quest’ultimo aspetto la norma italiana, all’art.18, ha scelto un sistema di governance “duale” (… indecisi??):
- l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che avrà il compito di vigilare sull’applicazione dell’Intelligenza artificiale, con poteri ispettivi e sanzionatori;
- l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), che si occuperà dell’esecuzione della strategia nazionale, di promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’IA, di definire le procedure e a esercitare le funzioni/compiti in materia di valutazione, accreditamento e monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi di IA.
Peraltro, la Commissione Ue ha segnalato che, in riferimento alle definizioni di cui all’art.2, quella di “modelli di IA” differisce da quella del Regolamento UE e che, comunque, la norma nazionale dovrebbe limitarsi a fare riferimento alle definizioni già contenute nel Regolamento senza replicarle.
Per consultare il testo del disegno di legge AS1146 in discussione al Senato con le relative relazioni, cliccare QUI.