Viaggi, Mepa Cig, Codice dei contratti, Dirigenti e Dsga – Ruoli e Funzioni

Abbiamo con interesse letto la comunicazione ANP (Associazione Nazionale Presidi) del 25 gennaio relativa al codice dei contratti e all’operatività delle scuole.  

Siamo lieti di constatare che anche ANP è giunta a condividere le preoccupazioni che da tempo avevamo manifestato relativamente ai viaggi d’istruzione, i cui vincoli negoziali abbiamo affrontato al Convegno di Modica a maggio 2023, con l’intento di studiare un aggiustamento con gli esperti.

Quella riflessione ci ha condotto a individuare una possibile soluzione, condivisa e pubblicata nella new di DSGAONLINE del 11 novembre 2023, mettendola a disposizione di tutti.

Altro aspetto segnalato da ANP è la qualificazione delle stazioni appaltanti, peraltro prevista sin dal 2016 dal precedente Codice dei Contratti, per cui viene proposta una qualificazione di rete scolastica (dPR 275/1999 e legge 107/2015).  Purtroppo una tale proposta sconta il fatto che il risultato dell’operazione di rimodulare in rete le scuole non produce una persona giuridica o una stazione appaltante che possa poi qualificarsi. La soluzione potrebbe invece consistere nella creazione di un consorzio, dotato naturalmente di personalità giuridica.

L’utilizzo dello SPID da parte dei dirigenti scolastici, così come da parte dei dirigenti della altre PP.AA., nello svolgimento dell’attività negoziale sembra ingenerare ansia nel personale, che di conseguenza richiede l’applicazione della delega.

La delega soggiace al principio di riserva di legge e deve essere espressamente prevista.  La funzione di RUP, attualmente tipizzata in modo molto diverso rispetto al passato (art.15 d.lgs. 36/2023), non prevede esplicitamente la possibilità di delegare tale funzione. Sono però delegabili alcune funzioni parte di quella complessiva, come l’attività istruttoria che, a differenza della altre PP.AA., nella scuola già è prevista per il direttore. 

La scuola che vorremmo bisogna costruirla… Queste aspirazione, in parte condivisibili, richiedono un’innovazione di sistema nell’assetto normativo, che richiede variegati interventi e molto tempo e, soprattutto, la consapevolezza delle proprie funzioni così come normativamente previste.

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