Il monitoraggio ANAC del 31 gennaio è da fare

Il monitoraggio ANAC del 31 gennaio 2024, che chiude il 2023, è da fare e sono da trasmettere i dati aggregati degli acquisti di beni/servizi, a prescindere dal tipo di procedura ad evidenza pubblica utilizzata (affidamenti diretti, procedure negoziate, aperte, etc), effettuati nel 2023, anche se qualche sito insinua il contrario. Vediamo di approfondire per capire.

Dal 1° gennaio 2024 acquista piena efficacia la disciplina della digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti di appalto o concessione, di qualunque importo (art.19 d.lgs.36/2023). La digitalizzazione dell’intero ciclo di vita comporta che le fasi di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione devono essere obbligatoriamente gestite digitalmente mediante piattaforme di approvvigionamento certificate (art. 25 d.lgs. 36/2023). 

Di conseguenza una stazione appaltante/scuola, che intenda effettuare un qualsiasi acquisto di qualunque importo, deve ricorrere ad una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata per provvedervi. Le stazioni appaltanti/scuole non dotate di una propria piattaforma interoperabile e certificata devono avvalersi, ad esempio, dei servizi resi da centrali di committenza, come   il MePA. Poiché tutto avviene digitalmente, ogni dato relativo ad ogni singolo acquisto di beni/servizi è a disposizione per le varie finalità dal 01.01.2024.

Per la prevenzione, la repressione della corruzione e dell’illegalità l’art. 1, comma 32, della legge n.190/2012 prevede l’obbligo di pubblicare i dati riguardanti le procedure ad evidenza pubblica eseguite durante l’anno precedente e di comunicare all’ANAC tramite PEC il link al proprio sito per visionare tali dati. 

La digitalizzazione cambia le carte in tavola e, visto il 2024 digitalizzato, non sarà più necessario trasmettere i dati aggregati degli acquisti di beni/servizi effettuati nell’anno 2024 entro il 31 gennaio 2025. 

I dati degli acquisti di beni/servizi del 2023 non sono stati oggetto di digitalizzazione e, pertanto, per questo ultimo anno 2023 è necessario trasmettere il monitoraggio ANAC entro il 31 gennaio 2024.

Ciascun Istituto scolastico deve pubblicare sul proprio sito web istituzionale e “in formato aperto”, secondo le modalità operative stabilite dall’ANAC, i dati riguardanti le procedure ad evidenza pubblica eseguite durante il 2023. L’Istituto scolastico deve poi comunicare all’ANAC tramite PEC il link al proprio sito per accedere a tali dati.

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