Ritenute previdenziali assistenziali a carico del dipendente e dell’amministrazione

Il direttore di un Istituto Comprensivo ci chiede se il pagamento di un’attività di docenza effettuata da un insegnante in servizio è assoggettato solo a IRPEF e IRAP oppure anche a ritenute previdenziali e assistenziali a carico del dipendente e dell’amministrazione?

La prima osservazione riferita alla domanda riguarda il refuso sull’IRAP. L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) è l’imposta dovuta per l’esercizio abituale di una attività autonomamente organizzata diretta alla produzione/scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi (imprese). Costituisce in ogni caso presupposto di IRAP l’attività esercitata dalle PP.AA., tra le quali la scuola. Pertanto questa imposta non è a carico degli emolumenti del personale docente (o ATA), ma a carico della scuola.

Per un’attività di docenza effettuata da un insegnante in servizio fa differenza se è un docente con contratto a tempo indeterminato o determinato. Supponendo che si tratti di un docente a tempo indeterminato l’insegnamento, ad esempio, può essere rivolto a:

  1. alunni in un progetto PON, in questo caso si calcola e versa l’IRAP a carico della scuola; si calcolano e versano i contributi assistenziali e previdenziali a carico della scuola e le ritenute assistenziali e previdenziali a carico del dipendente e poi si calcola e versa l’Irpef del dipendente;
  2. docenti, in particolare docenza per formazione. In questo caso si calcola e versa l’IRAP a carico della scuola; si calcola e versa solo l’Irpef del dipendente sugli importi prestabiliti dal D.I. 12.10.1995, n. 326;
  3. docenti, in particolare di formazione/ supporto all’attività didattica. Qualora siano a carico del FIS si calcola e versa l’IRAP a carico della scuola; si calcolano e versano i contributi a carico della scuola e le ritenute a carico del dipendente e poi si calcola e versa l’Irpef del dipendente. Di solito questi emolumenti sono pagati a carico del Cedolino unico.

Ci sono anche molte altre casistiche: la differenza di modalità di pagamento dei contributi e ritenute previdenziali e assistenziali deriva dalla tipologia di attività di docenza richiesta all’insegnante  (docenza alunni, formazione personale, etc) e dalla fonte di finanziamento (risorse PON, risorse aggiornamento, risorse compensi accessori, etc.).   

Visita il sito di Logica Broker

Condividi il contenuto se lo trovi interessante