Imposta di bollo su atti relativi alla gestione dei contratti pubblici

Per i contratti di servizi e fornitura il d.lgs. n. 50/2016 e il D.M. 2 marzo 2018, n. 49 hanno introdotto una contabilizzazione formalizzata sul modello di quella già prevista per i contratti di lavori pubblici. Da quello che è dato sapere ad oggi non ci saranno modifiche future.

Tra l’altro è prevista la redazione dei seguenti documenti:

  1. verbale di avvio dell’esecuzione del contratto (art. 19, D.M. n. 49/2018);
  2. verbale di sospensione e di ripresa dell’esecuzione del contratto (art. 107, d.lgs. n. 50/2016; art. 23, D.M. n. 49/2018);
  3. certificato di ultimazione delle prestazioni (art. 25, D.M. n. 49/2018);
  4. certificato di collaudo e di verifica di conformità (art. 102, d.lgs. n. 50/2016).

È stato chiesto di conoscere il trattamento tributario, ai fini dell’imposta di bollo, dei documenti sopra elencati.

L’Agenzia delle entrate ha fornito in merito i seguenti chiarimenti con la Risposta a interpello n. 130 del 20 gennaio 2023:

– per quanto riguarda i documenti di cui ai nn. 1) e 2), sono soggetti all’imposta di bollo nella misura di 16,00 euro per ogni foglio (art. 2 Tariffa, Parte Prima, allegata al d.P.R. n. 642/1972;

– per quanto riguarda, invece, i documenti di cui ai nn. 3) e 4), sono ugualmente soggetti all’imposta di bollo nella misura di 16,00 euro per ogni foglio, ma ai sensi dell’art. 4 Tariffa, Parte Prima, allegata al d.P.R. n. 642/1972.

Di seguito, gli associati possono consultare il testo della risposta a interpello n. 130/2023.

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