Ancora sul futuro Codice dei Contratti Pubblici

Le norme del d.lgs. 50/2016 hanno subito in poco più di 4 anni un’enorme quantità di modifiche, anche di brevissima durata. Un quadro normativo instabile inevitabilmente comporta, anche prescindendo dalla qualità delle scelte effettuate, costi elevati in termini di tempo dedicato allo studio e incertezza sull’applicazione corretta delle norme modificate… insomma un’inefficienza per la P.A.

Inoltre, le norme che regolamentano l’attività negoziale non sono contenute nel solo Codice: da una parte vige l’obbligo della Consip o delle merceologie soggette ad aggregazione della domanda, che restano estranee al Codice, dall’altra coesistono provvedimenti che introducono norme temporanee o deroghe a norme del Codice senza modificare il Codice stesso.

Si pensi al Decreto Sblocca Cantieri e al Decreto Semplificazioni che sono intervenuti, in parte senza modificare gli articoli del Codice, creando così una specie di regolamentazione parallela e precaria. Gli operatori delle PP.AA. e della scuola sono disorientati, per i rischi elevati di errore sulle norme effettivamente vigenti in un dato momento.

Il Codice dei contratti pubblici, nonostante la rilevanza che riveste nell’ambito dell’attività negoziale delle PP.AA., a ragione non riveste una posizione centrale nel regime contabile scolastico, in considerazione dell’utilizzo obbligatorio e prioritario di Consip e MePA. Siamo ancora in attesa del nuovo Regolamento unico dei contratti pubblici, ma anche decisioni e documenti strategici, come la qualificazione delle stazioni appaltanti, che sembrano imminenti e la digitalizzazione dei processi.

Il Ministero delle Infrastrutture ha confermato che l’approvazione del nuovo codice appalti arriverà entro il 31 marzo, come previsto dal cronoprogramma delle riforme PNRR, ma al tempo stesso mostra di essere pronto ad assecondare le richieste di chi, dalle imprese all’ANAC, ha chiesto un periodo transitorio utile a far digerire le novità alle PP.AA. e agli operatori economici, in modo da evitare un blocco del mercato degli appalti, proprio nel pieno della corsa ad attuare gli investimenti del PNRR. 

Vi terremo informati!!

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