La Legge di Bilancio non è ancora stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, ma  si leggono delle novità interessanti anche per il mondo della scuola, quale ad esempio l’allargamento delle categorie di lavoratori impegnati in lavori gravosi. 

Nei nuovi lavori gravosi rientrano tutte le attività di artigiani, operai specializzati e agricoltori, una serie di professioni sanitarie, gli estetisti e numerose altre. Vediamo dunque come cambia il lavoro gravoso e quali sono le new entry della scuola:

  • Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate

Per quanto riguarda la scuola la scelta è stata quella di allargare il perimetro di professioni già presenti, cioè gli insegnanti, come è stato fatto anche per quelle sanitarie. Infatti tra i precedenti lavori gravosi sono inserite da tempo a) Maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia. A questi si aggiungono ora b) Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate.

Quello che rileva di questo allargamento sono gli effetti sulle pensioni.

In base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio, che proroga e potenzia l’anticipo pensionistico a carico dello Stato, le nuove categorie di lavoratori impiegati in lavori  gravosi possono beneficiare dell’ uscita flessibile dal mondo del lavoro, che al momento è prevista fino al 31 dicembre 2022. 

Quindi, per quanto riguarda l’APE Sociale, anche tutti gli addetti alle mansioni gravose scolastiche, indicati sopra, se hanno svolto tali attività per almeno sei anni negli ultimi sette oppure sette anni negli ultimi dieci – dal 1° gennaio 2022 potranno andare in pensione a 63 anni se hanno maturato 36 anni di contributi.

Non è comunque previsto alcun lavoratore amministrativo, tecnico o ausiliario.

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