Secondo le previsioni dell’art. 25 bis dPR 313/2002, novellato dal d.lgs. n. 39/2014, emanato in attuazione della direttiva 2011/93/UE relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, dal 6 aprile 2014 chi assume nuovo personale dipendente per lo svolgimento di attività a contatto con i minori deve richiedere il certificato del casellario contenente i dati antipedofilia. Tale certificazione è richiesta, con riferimento alle prescrizioni del d.lgs. 39/2014, per tutte le professioni o i lavori, ad es. quelle di insegnante, bidello, pediatra, allenatore, educatore, per i quali l’oggetto della prestazione comporta “un contatto diretto e regolare con i minori” a fronte di uno specifico rapporto di lavoro. 

Nel caso di pubblici dipendenti come il personale supplente docente, educativo e ATA della scuola, il certificato rilasciato agli stessi dipendenti non può essere prodotto agli organi della p.a./scuola, dovendo essere prodotta tutt’al più la dichiarazione sostitutiva della certificazione. L’obbligo di acquisirlo è perciò del datore di lavoro/scuola e sorge all’atto dell’assunzione e quando, scaduto il termine di durata previsto, il datore di lavoro stipuli altro/nuovo contratto con lo stesso lavoratore. 

Non sussiste invece alcun obbligo nei confronti di chi è già stato assunto. L’obbligo non sorge, inoltre, per le forme di collaborazione che non si strutturino all’interno di un definito rapporto di lavoro. In attesa del certificato richiesto dal datore di lavoro/scuola, la scuola può procedere alla stipula del contratto, in quanto può acquisire dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva di certificazione.

Il certificato del casellario contenente i dati antipedofilia va richiesto solo al momento dell’assunzione e il datore di lavoro non ha l’obbligo di richiederli nuovamente alla scadenza dello stesso certificato, cioè ogni 6 mesi.  Ad oggi, non mi risulta che il Ministero abbia diramato circolare con istruzioni, ad esempio relative ai contratti brevi e saltuari con i supplenti, su una tematica tanto delicata e sentita dalle famiglie e dal mondo della scuola.

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