Una nuova direttiva UE abolisce il segreto salariale
Le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto a conoscere lo stipendio dei colleghi che svolgono le stesse mansioni e sono vietate le clausole contrattuali limitative: viene pertanto abolito il segreto salariale. A stabilirlo è la Direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, finalizzata a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra donne e uomini e della trasparenza dei contratti di lavoro.
Concretamente, i lavoratori e le lavoratrici sia del settore pubblico sia di quello privato potranno “richiedere e ricevere per iscritto informazioni sul loro livello retributivo individuale e sui livelli retributivi medi, ripartiti per sesso, delle categorie di lavoratori che svolgono lo stesso lavoro o un lavoro di pari valore”.
Il datore è tenuto a rispondere entro due mesi dalla data in cui è stata presentata la richiesta.
Qualora le informazioni risultassero incomplete o imprecise, “i lavoratori hanno il diritto di richiedere, personalmente o tramite i loro rappresentanti dei lavoratori, chiarimenti e dettagli ulteriori e ragionevoli riguardo ai dati forniti e di ricevere una risposta motivata”.
La direttiva dovrà essere recepita dall’Italia entro il 7 giugno 2026.
È tuttavia doveroso segnalare che con la legge n. 162/2022 sono state previste, e anticipate rispetto a questa direttiva, importanti misure in tema di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo ancora da attuare. Tra queste l’estensione dell’obbligo biennale di presentazione del rapporto sulla situazione dell’occupazione maschile e femminile alle aziende con oltre 50 dipendenti (in precedenza solo con oltre 100 dipendenti).
Prevista anche la “certificazione della parità di genere“, di cui abbiamo parlato in precedenti news, al fine di attestare le misure concrete adottate dalle aziende per ridurre il divario di genere in relazione all’opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alla politiche di gestione delle differenze di genere.
QUI è possibile leggere la Direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10.05.2023