I primi problemi con pagoPA: un utente sostiene di avere pagato
In una precedente new abbiamo già parlato dell’obbligo dell’utilizzo della piattaforma pagoPA per versamenti a favore di PP.AA. tra cui le scuole; il d.lgs. 217/2017, modificato da ultimo dal cd decreto semplificazioni n. 76/2021 lo ha reso obbligatorio dal 1° marzo 2021.
Il primo problema da risolvere è se pagoPA è obbligatorio anche tra PP.AA..
Certamente pagoPA non modifica in alcun modo la normativa di finanza pubblica; in particolare, rimane vigente l’art. 44 legge 526/1982 che impone alle PP.AA. e Enti titolari di fondi presso conti correnti o contabilità speciali presso le Tesorerie dello Stato di eseguire operazioni di girofondi a valere su tali conti correnti o contabilità speciali intestati agli enti destinatari dei pagamenti.
Pertanto, se il pagamento riguarda un ente che utilizza la Tesoreria dello Stato, continua ad essere obbligatorio il pagamento mediante girofondo.
Se invece non c’è l’obbligo di utilizzare la Tesoreria dello Stato e conseguentemente il girofondo, si deve obbligatoriamente passare dalla piattaforma PagoPA … anche se, come abbiamo già detto ci sono molti enti che accettano ancora i normali bonifici.
Altro problema molto importante è rappresentato da un genitore che sostiene di avere pagato una somma dovuta, ma i soldi non sono arrivati alla scuola.
Quando un genitore/cittadino dichiara di avere regolarmente pagato un importo (ad esempio la quota dell’assicurazione scolastica), deve essere in grado di presentare una ricevuta digitale di pagoPA. Qualora non presenti alcuna ricevuta e contemporaneamente la somma non risulti accreditata alla scuola, chiaramente la scuola creditrice non può ritenere avvenuto il pagamento.
In questo caso è opportuno suggerire il contribuente di contattare direttamente pagoPA, scrivendo alla mail helpdesk@pagopa.it, telefonando al numero 02/66897805 oppure utilizzare l’helpdesk all’indirizzo https://www.pagopa.gov.it/it/helpdesk/