Prosegue la Riforma della disabilità
Il d.lgs. 3 maggio 2024, n. 62 – “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato” – ha riformato i criteri e le modalità di accertamento della condizione di disabilità, prevedendo una “Valutazione di Base” affidata in via esclusiva all’INPS a partire dal 1° gennaio 2027.
Dal 1° gennaio 2025 è partita una sperimentazione della durata di dodici mesi, che coinvolge 9 province, cioè Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari (art. 9, comma 1 decreto-legge 71/2024, n. 71, conv. con modd. dalla legge n. 106/2024). Sul portale istituzionale dell’INPS è consultabile un tutorial utile alla predisposizione, da parte dei medici certificatori, del nuovo certificato medico introduttivo per l’invalidità civile, applicabili per il 2025 e 2026 in via sperimentale.
È da sottolineare che l’invio telematico all’INPS del nuovo “certificato medico introduttivo” rappresenterà l’unica procedura per la presentazione dell’istanza, volta all’accertamento della disabilità, e non dovrà essere più inviata la “domanda amministrativa” da parte del cittadino o degli Enti preposti (art. 8, d.Lgs. n. 62/2024).
Ci sono anche altre novità in materia di accertamento dell’invalidità (19-quater, D.L. n. 202/2024, convertito dalla L. n. 15/2025). In particolare:
- all’INPS è affidata in via esclusiva la competenza medico-legale sulla “valutazione di base” della condizione di disabilità;
- ampliamento del numero delle province. A decorrere dal 30 settembre 2025, alle precedenti province si aggiungono Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia Autonoma di Trento e Aosta;
- ampliamento delle patologie interessate dalla sperimentazione. Alle precedenti patologie (disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo 2, sclerosi multipla) si aggiungono le disabilità connesse all’artrite reumatoide, alle cardiopatie, alle broncopatie e alle malattie oncologiche;
- proroga dell’avvio della riforma. È stato rinviato dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027 l’entrata in vigore della riforma.