Cambia la normativa in materia di disabilità

È stato pubblicato il d. lgs. 3 maggio 2024, n. 62, la “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”.

Il decreto, in attuazione dell’art. 1, comma 5, lett. a), b), c), d) e h), legge n. 227/2021, assicura alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti, su base di uguaglianza con gli altri.

Cambia la terminologia in materia di disabilità:

  1. la parola «handicap», ovunque ricorre, è sostituita da «condizione di disabilità»;
  2. le parole «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità», «disabile» e «diversamente abile», ovunque ricorrono, sono sostituite da «persona con disabilità».

Il decreto entrerà in vigore dal 30 giugno 2024, ma dal 1° gennaio 2025 sarà messa in atto una fase di sperimentazione, della durata di 12 mesi, con l’applicazione a campione delle disposizioni in materia di valutazione di base e valutazione multidimensionale. 

A decorrere dal 1° gennaio 2026 parte anche sul restante territorio nazionale.

Il nuovo provvedimento prevede delle novità importanti rispetto alla Legge 104/1992; in particolare all’art.3, vengono sostituiti il primi tre commi. 

La persona con disabilità ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla necessità di sostegno o di sostegno intensivo, correlata ai domini della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF)  dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), individuata all’esito della valutazione di base, anche in relazione alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie. 

Inoltre, “qualora la compromissione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, il sostegno è intensivo e determina priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

Queste importanti novità si possono leggere nel d.lgs. n. 3 maggio 2024, n. 62 cliccando QUI.

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