Mancato rispetto del principio di rotazione e appalti irregolari intervento dell’ANAC
Autorità nazionale anticorruzione, a seguito di una segnalazione ha riscontrato notevoli irregolarità e criticità negli affidamenti diretti effettuati dalla Biblioteca Universitaria di Genova nel periodo 2019-2021, periodo di vigenza del vecchio codice dei contratti.
Secondo l’ANAC, la stazione appaltante non ha rispettato l’obbligo di programmazione delle attività di manutenzione, ha eluso il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti, e ha superato la soglia di affidamento diretto prevista dalla normativa, tra le altre cose.
Le criticità sottolineate includono:
- Affidamenti diretti oltre la soglia di 40.000 euro senza una previa indagine di mercato.
- Mancata rotazione degli affidamenti, con numerose commesse assegnate alla stessa ditta.
- Parcellizzazione degli appalti che suggerisce una mancanza di programmazione.
- Assenza di motivazione nelle determine a contrarre e di verifica della congruità dei prezzi.
- Conflitti di interesse non dichiarati e mancata attestazione della regolare esecuzione dei contratti.
Nello specifico – scrive l’Autorità nell’Atto del Presidente approvato dal Consiglio del 16 aprile 2024 – “l’operato della stazione appaltante risulta non conforme all’obbligo di programmazione delle attività di manutenzione, attesa l’estrema parcellizzazione delle attività negoziali, con conseguente alterazione del principio di economicità e del divieto di frazionamento artificioso degli affidamenti”
“Inoltre, la stazione appaltante ha eluso il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti, avendo affidato alla stessa ditta negli anni numerosissime commesse rientranti nella medesima categoria merceologica.
“I numerosi affidamenti diretti – continua Anac – non parrebbero essere stati preceduti da una indagine preliminare di mercato mediante l’acquisizione di una pluralità di preventivi da parte di tre/cinque operatori economici, cui sarebbe seguita la fase della negoziazione diretta con l’operatore economico non essendo riportato detto adempimento nelle delibere di affidamento”.
Queste azioni hanno portato a una violazione dei principi di economicità e trasparenza negli appalti pubblici.
L’ANAC ha evidenziato queste irregolarità come esempi di cattiva gestione e ha sottolineato la necessità di aderire alle normative vigenti per garantire la correttezza e l’efficienza nella gestione degli appalti pubblici.