Contratti inferiori a 5.000 euro
Per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro si applicano le indicazioni contenute nel Comunicato del Presidente dell’ANAC del 10.01.2024. Le indicazioni di carattere transitorio prevedono, fino al 30 settembre 2024, la possibilità di acquisire il CIG utilizzando, oltre alle piattaforme di approvvigionamento digitale, anche l’interfaccia web messa a disposizione dalla PCP (Piattaforma Contratti Pubblici).
Per la tracciabilità della singola procedura Anac fornisce la schede AD5 da utilizzare in questo caso: vanno comunicati l’importo, la descrizione dell’affidamento, l’oggetto principale del contratto (lavori, servizi o forniture), il contratto collettivo nazionale richiesto all’aggiudicatario, la categoria prevalente, la localizzazione dell’affidamento e l’aggiudicatario. La scheda AD5 per accedere è online. Nella immagine qui sotto è riprodotta la pagina dell’interfaccia della Piattaforma Anac dove selezionare il codice AD5 per comunicare gli affidamenti sotto i 5000 euro.
ANAC, ad un Comune che chiedeva se gli acquisti di importo inferiore a 5.000 euro sono assoggettati agli obblighi di digitalizzazione nonostante la deroga CIG, ha risposto di SÌ.
Ha evidenziato che, ai sensi dell’art. 48, comma 4, d.lgs. 36/2023, ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano le disposizioni del codice (ivi comprese quelle sulla digitalizzazione) se non sono derogate dalla Parte I del CCP.
Sottolinea che “Detta parte non prevede alcuna deroga all’applicazione della normativa sulla digitalizzazione per le procedure sottosoglia, neanche con riferimento agli affidamenti di importo ridotto.”
Nel caso di questi importi la digitalizzazione è per ora salvaguardata con l’invio del modello codice AD5.